Crisi: Uil, in Piemonte a gennaio cig in crescita del 37,5%
Torino, 20 feb. - (Adnkronos) - In Piemonte a gennaio sono state richieste 9.261.975 milioni di ore di cassa integrazione, in aumento del 37,5% rispetto a dicembre 2013 (-8,4% ordinaria, +129,7% straordinaria, +8,8% in deroga). I lavoratori interessati sono stati complessivamente 54.482, con un aumento di 14.866 unità rispetto a dicembre dello scorso anno. Lo rileva il primo rapporto 2014 sulla cig della Uil. In Italia, a gennaio 2014, sono state autorizzate 81,4 milioni di ore di cassa integrazione, con un calo del 5,3% rispetto al mese precedente. L'andamento mensile delle ore richieste nelle province piemontesi va da Vercelli +57,9% a Torino +53 %, seguite da Novara +52,9%, Biella +47,4 %, Asti +36,1%, Alessandria +21,9%, Verbania +21,3% e Cuneo -32,7%. Per quanto rigiarda i settori produttivi, a gennaio la cassa integrazione nell'industria e' cresciuta del 54,2 %, nell'edilizia e' calata del 38,4 %, nell'artigianato aumentata del 2,1% nel Commercio del +47,7% e nei settori vari +153,5% "Torino continua a essere la provincia più cassaintegrata d'Italia e il Piemonte la seconda regione", commenta il segretario piemontese dellaUil, Gianni Cortese che non nasconde una forte proccupazione per "il finanziamento con soli 1.600 milioni di euro della cassa in deroga del 2014, troppo basso per coprire l'intero anno, a causa delle difficoltà in cui continuano a versare le piccole e piccolissime imprese". Ricordando, poi, di questi 400 sono utilizzati per coprire parzialmente i buchi ancora esistenti nel finanziamento 2013, Cortese conclude: "per difendere l'occupazione e rilanciare i consumi interni il Governo in via di costituzione ha una priorità assoluta: la riduzione della pressione fiscale su lavoratori, pensionati e imprese".