Fondazioni: CrAsti, la cultura motore di sviluppo per la citta'
Asti, 21 feb. (Adnkronos) - Il settore culturale, in senso ampio, ha "una posizione di primo piano nell'economia nazionale. La crisi economica, però, ha generato una graduale contrazione delle risorse a disposizione del settore". Lo spiegano all'Adnkronos i vertici della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti: il ministero per i Beni e le Attività culturali "ha progressivamente ridotto i contributi per gli interventi sul patrimonio artistico e architettonico esistente, erogati attraverso gli enti di tutela regionali. E la Regione Piemonte ha dimezzato il budget riservato alle attività culturali". Ma, in aggiunta all'oggettiva riduzione delle risorse disponibili, intervengono anche vincoli normativi che impongono tetti massimi di spesa agli enti locali, in particolare per ciò che concerne alcune attività culturali. Questa riduzione di contributi "si traduce concretamente in minori finanziamenti per i restauri architettonici e artistici, con un crescente pericolo di perdita del patrimonio esistente e una sempre più difficile manutenzione dei beni, una progressiva riduzione del personale a disposizione per le attività culturali e una conseguente minore fruibilità di determinati beni o settori artistici, oltre che nella riduzione del numero di eventi culturali di alta qualità e rilievo". "Seppure con questo scenario non incoraggiante -sostengono dalla CrAsti- la nostra Fondazione ha continuato a considerare la cultura, quale motore di sviluppo per la città; e Palazzo Mazzetti, con i suoi riscontri positivi, è il risultato degli investimenti fatti negli anni. Anche per il prossimo triennio, infatti, le attività e iniziative collegate al Palazzo costituiranno il fulcro degli interventi". Palazzo Mazzetti è stato acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti nel 2000, con lo scopo di restituire alla città uno degli edifici più importanti per storia ed arte, che era chiuso al pubblico dal 1984. (segue)