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Steve Jobs sta meglio

e torna alla guida di Apple

Fabio Corti
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 Steve Jobs, fondatore e volto storico della casa informatica americana Apple, ha fatto rientro in azienda dopo cinque mesi di assenza per motivi di salute. Il manager è in ripresa dai propri guai di salute, e ha cominciato a recarsi nel proprio ufficio un paio di giorni alla settimana, mentre negli altri lavora dalla propria abitazione. Jobs era stato colpito da una rara forma tumorale al pancreas, e l'anno scorso una repentina perdita di peso aveva fatto temere per il suo futuro. Notevoli ripercussioni ci furono anche sulle quotazioni in Borsa dei titoli Apple, strettamente legati ai destini del fondatore. Dopo aver comunicato - in un primo momento - che il calo di peso era dovuto a uno squilibrio ormonale, Jobs annunciò che il suo stato era più grave di quanto immaginasse e comunicò di aver bisogno un periodo di pausa, cinque mesi, per curarsi al meglio, cedendo temporaneamente il timone di Apple. Pare che il manager si sia curato a Memphis sottoponendosi a trapianto di fegato, in una città che è leader a livello americano per questo genere di interventi (assai costosi a dire il vero, vista la natura del sistema sanitario Usa). Ora, comunicano dal colosso informatico, Jobs è in netta ripresa e la sua prognosi sarebbe del tutto soddisfacente.

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