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Crisi, famiglie indebitate

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Lodi e Roma le peggiori

Michelangelo Bonessa
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 Dall'introduzione dell'euro ad oggi l'indebitamentomedio delle famiglie italiane è cresciuto del'81%. Lo indica un'analisi dellaCgia di Mestre secondo la quale l'indebitamento è causato dall'accensione dimutui per l'acquisto della casa, dai prestiti per l'acquisto di beni mobili,dal credito al consumo, dai finanziamenti per la ristrutturazione di beniimmobili. Una lievitazione che ha toccato nel dicembre del 2008 i 15.000 euro(precisamente 15.067,6 euro). Laclassifica dei più indebitati - La provincia più'sofferente' è Lodi con 20.960 euro. Segue Roma con 20.954 euro e Milano con20.857 euro. A livello provinciale al quarto posto troviamo Trento (20.750,8euro), di seguito Reggio Emilia (20.105,4 euro), Prato (19.902,06 euro) e viavia tutte le altre. Il record della crescita del debitodelle famiglie avvenuta tra il 1° gennaio 2002 (data dell'introduzionedell'euro) e il 31 dicembre 2008, invece, appartiene alla provincia di Chietiche in questi 6 anni è stato del +117,85%. Segue Piacenza con un aumento del117,01%, Reggio Emilia con +115,76 %, Caserta con +115,53% e Napoli con+110,78%. Chiude la classifica Bolzano con il +42,76% e Potenza con +39,37%.Sempre in questo periodo la crescita media dell'indebitamento delle famiglieitaliane è stata del +81,28%. Datida interpretare - "Questi dati vanno interpretati -sottolinea Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - perché leprovince più indebitate sono quelle che presentano anche i livelli di redditopiù elevati. E' chiaro che tra queste famiglie in difficoltà vi sono moltinuclei appartenenti alle fasce sociali più deboli. Tuttavia, appare evidenteche la forte esposizione di queste realtà, soprattutto a fronte disignificativi investimenti avvenuti negli anni scorsi nel settore immobiliare,ci deve preoccupare relativamente. Altra cosa - prosegue Bortolussi - è quandoanalizziamo la variazione di crescita dell'indebitamento medio registrato trail 2002 e il 2008. Al di sopra del dato medio nazionale troviamo molte realtàprovinciali della Puglia, della Campania e dell'Abruzzo. Ciò sta a significareche questo aumento è probabilmente legato all'aggravarsi della crisi economicache ha indotto molte famiglie a ricorrere a prestiti bancari per affrontarequesta difficile situazione". Isardi i meno ansiosi - Secondo Cgia a vivere con minore ansiala preoccupazione di un debito da onorare nei confronti degli istituti dicredito o degli istituti finanziari sono le famiglie sarde, in particolarequelle residenti nella provincia di Olbia-Tempio (3.259,5 euro) euro), di MedioCampidano (3.053,9 euro euro), di Ogliastra (2.950,9 euro) e, infine, quelle diCarbonia-Iglesias (2.867,9 euro).

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