CATEGORIE

Giovanni Tria, il ministro dell'Economia allo scoperto: deficit, euro e grandi opere, schiaffi a Lega e M5s

di Giulio Bucchi domenica 10 giugno 2018

2' di lettura

Ridurre il debito pubblico, niente deficit, no all'uscita dall'euro e sì alle grandi opere. Il ministro dell'Economia Giovanni Tria parla per la prima volta, intervistato dal Corriere della Sera, e il suo profilo da tecnico sembra cozzare nettamente con le promesse e i toni (elettorali) di chi sostiene il suo governo, Lega e M5s. Su euro e deficit, infatti, fischieranno le orecchie agli economisti di Matteo Salvini, Borghi, Bagnai e Siri, decisamente più combattivi nei confronti dei paletti europei. Il ministro invece appare, ovviamente, molto più cauto. Sulle grandi opere, il suo è uno schiaffo bello e buono al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e alla combriccola grillina di No Tav, No Tap e affini. Leggi anche: "Ecco chi è la zarina di Tria", la donna che fa tremare il governo "La posizione del governo è netta e unanime. Non è in discussione alcun proposito di uscire dall'euro", sono le parole più forti di Tria, forse per placare la febbre dello spread e di Piazza Affari. "Il governo è determinato a impedire in ogni modo che si materializzino condizioni di mercato che spingano all'uscita. Non è solo che noi non vogliamo uscire: agiremo in modo tale che non si avvicinino condizioni che possano mettere in discussione la nostra presenza nell'euro". "Come ministro dell’Economia - aggiunge - ho la responsabilità di garantire, su mandato del governo, che queste condizioni non si verifichino. Le dichiarazioni del presidente del Consiglio sono su questa linea e il governo nel complesso è responsabile verso il Paese". Sulle politiche economiche, aggiunge, "l'obiettivo è la crescita e l'occupazione. Ma non puntiamo al rilancio della crescita tramite deficit spending. Abbiamo un programma imperniato su riforme strutturali e vogliamo che agisca anche dal lato dell’offerta, creando condizioni più favorevoli all'investimento e alla occupazione". "È centrale - prosegue il ministro - il rilancio degli investimenti pubblici, decisivi per rafforzare la competitività complessiva del Paese. Non rilanciano solo la domanda, ma aiutano a far crescere il rendimento atteso del capitale privato, dunque portano anche più investimenti privati". Resta l'obiettivo di un calo del debito nel 2018 e nel 2019? "Confermo che questo è l'obiettivo - sottolinea -. Per quest'anno è già tutto determinato e presidierò perché nulla cambi. L'obiettivo per il 2019 è di proseguire. Ovviamente sul modo in cui si rispetterà l'impegno conteranno anche le nuove stime sull'andamento dell'economia".

tag
giovanni tria
m5s
lega
economia
borghi
bagnai
siri

M5s insulta, Pd giustifica Giorgia Meloni "scodinzola": insulti al Senato, caos in aula

In Commissione in Senatp Terzo mandato, respinto l'emendamento Lega. Dove si spinge il Pd

Vicepresidente Parlamento Ue Pina Picierno stronca Conte: "Nulla lo lascia intendere"

Ti potrebbero interessare

Giorgia Meloni "scodinzola": insulti al Senato, caos in aula

Roberto Tortora

Terzo mandato, respinto l'emendamento Lega. Dove si spinge il Pd

Pina Picierno stronca Conte: "Nulla lo lascia intendere"

Giuseppe Conte, gran maestro di trasformismo: conta solo la poltrona

Alessandro Gonzato

Bancomat, cosa cambia sui prelievi dal 28 giugno

A partire dal 28 giugno 2025, l’Accessibility Act europeo (Direttiva 2019/882) introdurrà nuove regole per ...

Fs, binari e persone: l'Italia si unisce anche nei valori

Binari, ponti, gallerie, stazioni. Il ferro che attraversa ogni giorno l’Italia non è solo quello delle inf...
Luigi Merano

Iran, i pasdaran non spaventano i mercati: cosa sta succedendo in Borsa

L'attacco americano ai tre siti nucleari iraniani fa scivolare le borse. Il nervosismo c’è, ma il panic...
Sandro Iacometti

L'Inps volta pagina: welfare e diritti spiegati ai giovani

Nasce “INPS per i giovani”. Non è solo una campagna di comunicazione e sensibilizzazione, è mo...
Luigi Merano