(Adnkronos) - "Ci sono poi gli interventi a diretto favore delle imprese, da tanti mesi invocati anche dalle Pmi vicentine e rimaste a lungo inascoltate. Queste manovre si riducono, oltre all'attuazione del credito d'imposta per l'assunzione di ricercatori, alla diminuzione del 10% dell'Irap: Non si sa bene con quale meccanismo questo avverrà - continua il presidente di Api Vicenza - ma quel che più conta è l'inversione di tendenza. Non illudiamoci, la riduzione non sarà di portata epocale, o comunque tale da abbattere il gap nei confronti dei Paesi che godono di un costo del lavoro più competitivo, però si comincia a realizzare un reale e diretto spostamento della tassazione, dal lavoro alle rendite finanziarie". "In materia di lavoro, con l'atteso Job's Act si è finalmente posto fine a una delle più grandi ipocrisie del diritto del lavoro italiano: quella che considerava i rapporti a termine come "eccezioni", da ricondurre necessariamente a una motivazione specifica, rispetto alla presunta "normalità" del rapporto a tempo indeterminato - sottolinea il presidente di Api Vicenza - Il contratto a termine acquista, di fatto, la stessa dignità del contratto a tempo indeterminato, anche grazie alla parallela riduzione dei vincoli alle proroghe e riassunzioni, e questo rappresenta probabilmente il più banale, ma al tempo stesso efficace, volàno per rilanciare la flessibilità in entrata nel mercato del lavoro".(segue)




