Dopo la stout, la birraal profumo di whiskyTennent's alla conquistadel mercato italiano

Dal birrificio più antico d'Europa, l'ultima scommessa del celebre marchio scozzese. E sul sito internet un'app aiuta a trovare la pinta più vicina a casa
di Matteo Legnanidomenica 12 gennaio 2014
Dopo la stout, la birraal profumo di whiskyTennent's alla conquistadel mercato italiano
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Periodo di crisi ed è bene recuperare le tradizioni per tornare ad assaporare antichi sapori. Avranno pensato proprio questo a Glasgow quando, nel più antico birrificio d’Europa, la Tennent’s ha ripreso a produrre le birre della sua gamma Authentic Export seguendo le più tradizionali ricette scozzesi. Senza lasciarsi affascinare dalla globalizzazione e dalla delocalizzazione, nella capitale economica della Scozia hanno raccolto i pezzi della loro storia, hanno ripreso l’acqua del fiume che scorre alla spalle del Brewery e si son rimessi a lavorare malto al cento percento caledoniano per produrre birra.  Whisky – Nel tentativo di unire tradizione e innovazione, i mastri birrai della Tennent’s l’hanno pensata per bene: hanno confezionato una birra ambrata e l’hanno fatta maturare nelle botti che, in precedenza, avevano contenuto whisky (rigorosamente scozzese) durante gli anni del suo lento invecchiamento. La scommessa sembrava ardita, ma chi ha assaggiato la nuovissima Tennent’s Oak Aged che è l’ultima novità Tennent’s sul mercato italiano, ha approvato la scelta: i sapori si mescolano regalando agli appassionati un’esperienza sensoriale unica. Differenti cereali britannici e luppolo di prima qualità rappresentano solo la base del gusto, ma è la maturazione nelle botti a far sì che il sapore della Oak sia così tanto inconfondibile.  Export – La Oak, come le altre bottiglie della gamma, è già sul mercato estero e al Brewery sono convinti di poter conquistare i clienti che brindano con birre premium. Loro hanno puntato tutto sulla qualità: solo così, infatti, è stato possibile ridare ai consumatori un prodotto in grado di soddisfare i palati al di fuori del mondo anglosassone. Nel Regno Unito e in Irlanda la Tennent’s è tra i marchi leader nel suo settore e adesso l’impegno del birrificio scozzese è sfondare oltremanica per poter consolidare la sua posizione in Europa e in Asia, mercati conquistabili. Fra i tanti, quello italiano è considerato più che appetibile: patria del cibo e del buon vivere, l’Italia è terreno fertile per un marchio che fa dei sapori tradizionali il suo punto di forza e che punta, dritto, agli amanti del buongusto. Penisola – Per riuscire a raggiungere proprio tutti quelli che, in Italia, sono appassionati di birra, da Glasgow arrivano, di giorno in giorno, fusti da spillare in tutta la Penisola. Da Nord a Sud, la Tennent’s è commercializzata su tutto il territorio nazionale grazie ad una fitta rete di distributori che ripropongono sui banconi dei pub italiani quei sapori propri di un’Europa fredda e lontana, ma che ci sa fare quando c’è da lavorare con il malto e l’acqua. Sulla pagina Facebook della Tennent’s Italia c’è un’applicazione (“Trova la tua T”) che aiuta i fan della birra anglosassone a trovare le loro pinte in giro per l’Italia. È utile e serve perché, pinta dopo pinta, la Tennent’s scala le classifiche di vendita: agli avventori resta solo da scegliere quale tra le birre della gamma scegliere e brindare pensando alla “strada” percorsa, in nome della tradizione, da quella birra che porta nei bicchieri il buon gusto del classico.  di Michele Chicco