Ecco le città dove la Tasi costerà più dell'Imu

di Glauco Maggidomenica 25 maggio 2014
Ecco le città dove la Tasi costerà più dell'Imu
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Sono appena 832 su un totale di 8.092 i Comuni italiani che, secondo quanto scrive Il Sole 24 Ore, hanno già definito e deliberato le aliquote della Tasi. Di questi, solo 32 sono capoluoghi di provincia. E in quasi la metà la nuova imposta sui servizi indivisibili costerà di più della cara vecchia Imu pagata nel 2012. Ad affermarlo è il Servizio delle politiche territoriali della Uil. Le città dove il conto per i cittadini sarà certamente più salato sono: mantova (dove l'aumento sarà dell'89% rispetto alla vecchia Imu), Pistoia (+75%), Genova (+67%), Milano (+64%), Ferrara (+60%), La Spezia (+47%), Sassari (+40%), Savona (+28%), Bergamo (+21%), Siracusa (+16%), Macerata (+10%), Palermo (+2%). Si pagherà meno invece a Caserta (-168%), Aosta (-163%), Pordenone (-148%), Livorno (-141%), Roma (-127%), Modena (-115%), Cagliari (-85%), Brescia (-78%), Vicenza (-53%), Reggio Emilia (-48%), Biella (-47%), Ravenna (-37%), Ancona (-35%), Piacenza (-33%), Forlì (-33%), Cremona (-30%), Bologna (-20%), Pesaro (-8%), Torino (-7%), Novara (-4%). Sempre secondo il Servizio delle politiche territoriali della Uil, solo 514 Comuni hanno pubblicato sul sito del ministero dell'Economia la loro delibera. Il termine per le amministrazioni comunali per deliberare sulle aliquote è quello di venerdì 23 maggio. Comune e Anci hanno deciso per quelle amministrazioni che non ce la fanno entro la prima scadenza, di posticiparla probabilmente al 31 luglio, con l'obbligo per i cittadini di pagare l'imposta a quel punto entro il 16 settembre.