Per molti ma non per tutti. Il governo ha posticipato il pagamento della Tasi a settembre, ma il provvedimento riguarda soltanto i Comuni che sono in ritardo nello stabilire aliquote e detrazioni (il termine previsto dalla legge è il 23 maggio). Al contrario, nei Comuni che hanno già deliberato le aliquote della Tasi i contribuenti dovranno pagare entro il 16 giugno. Al momento, secondo un elenco elaborato da Confedilizia e aggiornato al 19 maggio, sono 1.218 i Comuni che hanno pubblicato sul sito delle Finanze le delibere in materia di Iuc (Imu-Tasi-Tari), dei quali 1.076 hanno deliberato in materia di Tasi. Clicca qui e scopri se vivi in un Comune dove la Tasi si paga a giugno Alcuni consigli comunali hanno convocato sedute proprio in questi giorni (tra ieri, oggi e domani) mettendo all’ordine del giorno regolamenti, aliquote e detrazioni (ad Alessandria e Mantova la delibera con l’indicazione delle aliquote ha ottenuto il via libera poche giorni fa). Ma molti hanno anche già deciso di non fare nulla. Il Comune di Trieste, per esempio, ha reso noto che non delibererà le aliquote entro il termine del 23 maggio e rientrerà pertanto tra quelli per i quali si prevede la proroga a settembre della scadenza di pagamento del relativo acconto. Anche la giunta di Ravenna ha deliberato ieri pomeriggio di fissare a settembre la scadenza per il pagamento della prima rata, prevista inizialmente per il 16 di giugno. La decisione di far slittare i termini del versamento, hanno spiegato dal Comune, «consentirà di rivedere aliquote e detrazioni per un’applicazione più equa di questo tributo a livello locale».