(Adnkronos) - Il vicepresidente regionale di Federalberghi, Francesco Caizzi, e' soddisfatto anche per "il ruolo di stimolo" che ha svolto la sua associazione. "Abbiamo accompagnato tutte le fasi di questo ddl - spiega all'Adnkronos - con spirito collaborativo sin dalla sua prima bozza licenziata dall'assessore Silvia Godelli. Da 10 anni non si riusciva a fare questa legge. Abbiamo convinto le diverse componenti politiche e lo stesso assessore a recepire i nostri emendamenti proprio perche' da troppi anni questo segmento dell'accoglienza regionale ha rappresentato, in larga parte, mancanza di regole e di trasparenza, fino a divenire un vero e proprio elemento distorsivo del mercato turistico-alberghiero". "La nuova legge, inoltre - prosegue - favorisce l'emersione proprio di quei B&B che hanno operato sempre con correttezza nello spirito originario dell'accoglienza di tipo familiare. Con la vecchia legge - sottolinea Caizzi - si era creato un 'far west' da 2.800 strutture di tutti i tipi, al di fuori di ogni controllo rispetto alle regole fiscali e con situazioni di chiara concorrenza sleale rispetto alle imprese alberghiere". Per 10 anni in Puglia una legge colabrodo ha consentito "investimenti anche grossi - continua Caizzi - per cui il B&B che, per principio non e' un impresa, operava al pari di un albergo avendo i costi dell'80% in meno rispetto a una struttura con licenza. Ora si e' riportato tutto nell'alveo e nella filosofia originaria e cioe' l'ospitalita' di tipo familiare di ispirazione anglosassone. Il B&B imprenditoriale deve avere una serie di obblighi, come licenze, registro imprese, partita Iva, rispetto delle norme sui disabili, avvicinandosi da questo punto di vista agli affittacamere". (segue)