Milano, 11 mar. - (Adnkronos) - Le vendite di carne equina in Italia sono fortemente diminuite da quando sono iniziate a circolare anche in Italia notizie relative alla presenza non dichiarata in etichetta di carne di cavallo nei preparati per lasagne, tortellini, polpette e simili. Il calo, spiega il presidente dell'Associazione Macellai di Milano e provincia di Confcommercio e consigliere Federcarni Giorgio Pellegrini, e' compreso tra il 30 e il 50% negli ultimi venti giorni (rispetto alla media del periodo precedente), con punte elevate nelle grandi citta' come Milano, dove l'effetto mediatico si avverte maggiormente. Si salvano regioni come la Puglia, dove la carne di cavallo e' tradizionalmente presente nella dieta. La forte risonanza dello 'scandalo' della carne equina non dichiarata in etichetta ha portato un danno, afferma Pellegrini, "anche a noi macellai, che nulla c'entriamo ed anzi, da sempre, siamo i garanti della qualita' del prodotto, a tutela della salute del consumatore". L'effetto mediatico, come succede spesso in questi casi, ha prodotto un "duro colpo" nei confronti delle macellerie equine del nostro Paese, "incolpevoli destinatarie - sottolinea Pellegrini - di questa situazione che la categoria ritiene paradossale". "Le vendite di carne di cavallo - continua Maurizio Arosio, presidente nazionale Federcarni - sono diminuite del 50%". In Italia, in media, si consuma 1 kg all'anno di carne equina a persona. (segue)