(Adnkronos) - "Riforma - ha precisato il presidente - che tiene comunque conto del fatto che il Csi non e' una scatola vuota, ma che ci sono lavoratori e professionalita' che intendiamo salvaguardare: ecco perche' vogliamo dar fiducia alla struttura, affidandole tutta la parte informatica relativa alla sanita' piemontese, e nel contempo metteremo sul mercato la gestione del servizio, a tutela di tutti gli enti consorziati e per un'ulteriore garanzia di competitivita'. Questo comportera' un grosso risparmio, soprattutto per quanto riguarda la sanita', perche' avremo un unico centro di spesa per quanto riguarda i servizi informatici". L'insieme delle attivita' nell'ambito dell'Ict pubblico da conferire al Csi ammontano a circa 185 milioni di euro. "I benefici economici di questa grande operazione, la seconda grande riforma dopo quella di Scr - ha aggiunto Ghiglia - saranno rilevanti. Tra il 2014 e il 2015 sono previsti risparmi per oltre 40 milioni di euro in ambito Ict e fino a 70 milioni sulla spesa complessiva della pubblica amministrazione piemontese". "Avremmo - ha concluso - potuto fare un piccolo Csi per gestire solo i nostri servizi, e forse a qualcuno sarebbe piaciuto di piu' cosi', abbiamo invece fatto un ragionamento di sistema per attuare un vero piano di rilancio, che tiene conto dell'importanza di salvaguardare i posti di lavoro e valorizzare il sistema di competenze e asset immateriali, ma anche di aprire a processi di privatizzazione delle attivita' della Fabbrica, sotto il governo dell'Agenzia, i cui organi decisionali e di controllo saranno composti dai rappresentanti di tutti gli enti soci".