Torino, 11 ott. - (Adnkronos) - "La legge di stabilita' destabilizzera' definitivamente gli artigiani". Cosi' Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Piemonte, in una nota, giudica il provvedimento governativo. "Aumentare l'Iva di un punto equivale ad una mazzata su consumi gia' notevolmente depressi. Non dimentichiamoci che la domanda interna vale l'80% del nostro Pil e se non la sosteniamo mettendo, e non togliendo, qualche soldo in tasca alla gente non usciremo dalla crisi", aggiunge. Secondo Felici neppure la riduzione delle aliquote Irpef piu' basse produrra' un effetto tonificante sui consumi, anzi "sugli incapienti che non pagano Irpef - rileva - si abbattera' tutto l'aumento dell'Iva, determinando una contrazione dei loro consumi, quindi un ulteriore impoverimento. Serve ridurre il costo del lavoro del 25% se si vuole parlare di competitivita' e ripresa". Per Felici, dunque si tratta di "una bocciatura senza appello perche' decine di migliaia di artigiani piemontesi prossimi al tracollo se non arriveranno provvedimenti di sostegno alla crescita, a partire dalla riduzione delle tasse, chiuderanno i battenti ed il danno per l'economia sara' irreparabile", conclude.