(Adnkronos) - "Questo decreto, - spiegano i dipendenti nella lettera - nell'art.4 'Riduzione di spese, messa in liquidazione e privatizzazione di societa' pubbliche' definisce che migliaia di lavoratori, di tutte le eta', dal domani dalla sua messa in atto, si vedra' privato della propria dignita', perdendone il significato reale, diversamente da quanto legiferato dalla Costituzione in materia di diritto al lavoro. Non si puo' penalizzare i lavoratori delle societa' in house che offrono una serie di servizi essenziali destinati alla comunita'". "Nel Lazio le stime parlano di 2500 lavoratori di cui 1400 dipendenti Lazio service, ma i lavoratori delle societa' in house nella nostra Regione arrivano a 8mila. Sarebbe devastante mettere in mezzo ad una strada centinaia di migliaia di famiglie. Il nostro appello affinche' alcun lavoratore delle societa' in house perda il posto di lavoro, pianificando in altri ambiti la fonte degli sprechi reali, e un giusto utilizzo delle risorse pubbliche in cui i lavoratori delle societa' in house - concludono - possano rappresentare il fiore all'occhiello della pubblica amministrazione".