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Fmi: cala il costo della crisi

di 600 miliardi di dollari

Michelangelo Bonessa
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 Il sistemafinanziario globale si sta stabilizzando e la stima delle perdite mondiali, frasofferenze e svalutazioni, per il periodo 2007-2010 scende a quota 3.400miliardi di dollari, 600 in meno rispetto alle previsioni di aprile: ma unaparte significativa di svalutazioni resta ancora 'sommersa' nei bilanci dellebanche. Questa l'analisi contenuta nel rapporto sulla stabilità finanziariaglobale (Gfsr) stilato dal Fondo Monetario in occasione al meeting annualedell'organizzazione. Governi eautorità assicurino credito per ripresa - I rischi di un crollo generale del sistema finanziariosono diminuiti, ma le sfide a breve termine per la politica e le autorità divigilanza sono considerevoli, in primis assicurare il credito sufficiente perla ripresa. E' quanto scrive il Fondo Monetario nel suo rapporto sulla stabilitàfinanziaria globale secondo cui la politica, i governi e le autorità divigilanza devono ''assicurare una sufficiente crescita del credito persupportare la nascente ripresa economica'', pianificare una strategia di uscitadalle misure anti crisi messe in campo dai governi, gestire i rischi associatialle pressioni sui bilanci statali e mantenere l'equilibrio fra la regolazionee il mercato, nell'azione di riduzione dei futuri rischi per il sistema. Ora rischioautocompiacimento, riformare regole - ''L'autocompiacimento costituisce ora un rischio: iproblemi del sistema bancario potrebbero rimanere irrisolti e le riforme dellaregolazione, tante e necessarie, dilazionate o diluite''. E' quanto si leggenel global stability report del Fondo Monetario secondo cui per questo leautorità devono pianificare un quadro regolatorio che mitighi l'accumulazionedei rischi sistemici, consolidi le aspettative e assicuri la fiduciacontribuendo a una crescita economica sostenuta. In bilancibanche mondo ancora 1500 Mld dollari di svalutazioni - Le svalutazioni sui crediti dellebanche nel mondo hanno iniziato a ridurre la caduta, ma il deterioramentocontinuerà nei prossimi anni con un aumento delle perdite sui finanziamenti etitoli che porterà a svalutazioni per ulteriori 1.500 miliardi di dollari. E'quanto afferma il Fondo Monetario Internazionale nel suo rapporto sullastabilità finanziaria mondiale che stima così che tra l'inizio dello scoppiodella crisi a metà 2007 e il primo semestre 2009 le svalutazioni delle banchenel mondo sono ammontate a 1.300 miliardi mentre 1.500 miliardi devono ancoravenire a galla.  Laparte del leone la fanno le banche Usa con 600 miliardi di perdite e 400potenziali seguite da quelle dell'area Euro che sommano 800 miliardi fraregistrate e potenziali mentre gli istituti britannici accusano oltre 200miliardi di perdite e poco meno di 400 potenziali. Certo, secondo il Fondo, ilcapitale e le prospettive degli istituti di credito hanno compiuto progressi daaprile, ma i ricavi non potranno compensare completamente le perdite ed e' cosìnecessaria un'azione più forte

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