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Natale, dal Brunello al Chianti

Usa amano il vino italiano

Franci Belotti
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A Natale il vino del Belpaese conquista gli Stati Uniti e, nonostante la crisi, negli anni continua a far crescere i dati relativi alle esportazioni. In tempi di festa i prodotti alimentari made in Italy aiutano l'economia e l'export arriva a toccare i 2 miliardi di euro. Sebbene panettoni e pasta facciano la loro parte, sono i vini italiani più conosciuti all'estero a trainare il mercato dell'export. Solo le tre grandi Docg toscane Brunello di Montalcino, Chianti Classico e Nobile di Montepulciano, insieme al Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore esportano prodotti per un giro d'affari del valore complessivo di circa 430 milioni di euro, di cui ben 145 milioni derivanti solo dal mercato statunitense. I quattro Consorzi si sono uniti nel progetto «The Italian Wine Master» che punta ad incentivare i rapporti con l'America e che, a febbraio 2010, si concretizzerà in un tour di presentazione delle ultime annate disponibili sul mercato. Chicago e New York saranno le sedi delle degustazioni aperte agli operatori e alla stampa locale. Nel 2009 le bottiglie di vino più acquistate e bevute nei diversi continenti sono italiane, con il sorpasso nei confronti dei tradizionali concorrenti francesi. Nel 2008 l'export di vino italiano aveva già raggiunto un valore di circa 3,5 miliardi di euro grazie soprattutto alla domanda di Stati Uniti e Germania. Proprio il mercato americano nei primi sette mesi dell'anno ha fatto registrare un incremento del 19,6% in quantità. Per quanto riguarda i vini in bottiglia l'Italia resta il paese di riferimento, segno evidente questo che il consumatore medio americano cerca comunque vino di qualità.

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