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Citibank violata dagli hacker,

ma la banca smentisce

Monica Rizzello
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I computer di Citibank - controllata dal gruppo che include, tra l'altro, le attività bancarie di retails in Nord America - sarebbero stati violati. La notizia è stata riportata dal Wall Street Journal, ma la dinamica dell'accaduto è da verificare, dato che il fatto è stato smentito dalla banca newyorkese: «non ci sono state violazioni del sistema e non ci sono state perdite, né per la banca né per i clienti. Ogni indiscrezione su indagini dell'Fbi al riguardo è semplicemente falsa», ha detto Joe Petro, direttore generale dei servizi investigativi e della sicurezza di Citigroup. Non sarebbe chiaro neppure se gli hacker si siano introdotti direttamente nel sistema, o se abbiano avuto complici. Gli attacchi a Citibank sarebbero stati rilevati nel corso dell'estate, ma le indagini starebbero cercando di escludere la possibilità che se ne siano verificati altri nei mesi precedenti. Citigroup starebbe collaborando con Fbi, National Security Agency (l'agenzia che si occupa della sicurezza nazionale) e il dipartimento di sicurezza nazionale per fare luce sul caso. A destare l'allarme, sarebbero state attività sospette da parte di indirizzi internet usati dalla Russian Business Network, una cyber gang russa che aveva tentato di violare il sistema del computer federale americano, e di cui non si avevano notizie da un paio di anni. Violazioni di questo genere, vere o presunte che siano, contribuiscono comunque a sollevare preoccupazione sull'affidabilità dei sistemi aziendali ma anche, a livello più ampio, sulle minacce che potrebbero essere poste alla sicurezza nazionale da eventuali falle delle reti web.

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