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Fisco, scatta la trappola sul 730: valanga di controlli, cosa accade se superi i 4mila euro

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Scatta l'ora x del 730. Milioni di italiani in questi giorni e per tutta l'estate di fatto sarà un continuo via vai dai Caf e dai commercialisti per la dichiarazione dei redditi. E fin qui nulla di nuovo. Ma attenzione: l’Agenzia delle Entrate ha fissato i criteri per individuare le incongruenze tra quanto dichiarato e la precompilata. Un dettaglio non da poco che può dare il via ad una raffica di controlli che mette in discussione anche l'entità dei rimborsi. Come sottolinea il Sole24Ore per l’Agenzia, sono elementi di incoerenza: quelli che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta; quelli con scostamento per importi significativi dei dati risultanti nei modelli di versamento, nelle certificazioni uniche e nelle dichiarazioni dell’anno precedente; quelli con presenza di altri elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli riportati nelle certificazioni uniche; quelli che presentano situazioni di rischio individuate in base a irregolarità che si sono verificate negli anni precedenti.

 

 

Ma attenzione alla soglia che può accendere i riflettori del Fisco. Per quanto riguarda tutti i rimborsi superiori a 4mila euro, l’Agenzia delle Entrate può effettuare una serie di controlli: quelli preventivi, in via automatizzata o con verifica della documentazione.

 

La verifica avviene entro 4 mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione. Insomma le Entrate avranno 120 giorni per passare a setaccio quello che avrete dichiarato sul 730. Il rimborso, una volta espletato il percorso dei controlli, verrà erogato entro sei mesi dalla presentazione della dichiarazione dei redditi. Insomma fate molta attenzione alle modifiche che vanno a impattare sulla precompilata. 

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