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Fisco, scattano le sanzioni per l'Imu: chi rischia il salasso dopo il 30 giugno

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Da oggi scatta il "game over" per il primo acconto Imu. La prima rata senza interessi infatti andava pagata entro il 16 di giugno. D'ora in poi, come ricorda Italia Oggi, scattano le sanzioni. Per chi è in ritardo, sono in arrivo delle piccole sanzioni che cresceranno con il passare del tempo. Stessa opportunità avranno anche coloro che hanno sbagliato i calcoli pagando meno di quanto dovuto. Di fatto tutto coloro che per qualsiasi motivo non hanno pagano in tutto o in parte l'acconto Imu, possono ravvedersi versando una sanzione per il momento in versione "mini".

 

Si parte da una sanzione ridotta dello 0,1% per ogni giorno di ritardo fino a 14 giorni dalla scadenza, ovvero fino al prossimo 30 giugno, fino ad arrivare a una sanzione ben più pesante del 5%, se la violazione viene regolarizzata oltre due anni da quando è stata commessa. Tra questi due estremi ci sono anche soluzioni intermedie. Ma la regola è una sola: più tardi si paga e di fatto più pesante sarà la sanzione comminata.

 

 

Da oggi, tutti i ritardatari possono "godere" di una sanzione ridotta allo 0,1% per ogni giorno di ritardo (1/10 della sanzione base). Altrimenti, possono optare per il ravvedimento breve, entro 30 giorni dalla commissione della violazione, pagando una sanzione ridotta all'1,5% (1/10 del 15%). Se si rimedia all'omesso, parziale o tardivo versamento entro 90 giorni, la sanzione cresce fino al'1,66% (1/9 del 15%). La sanzione è più salata, ed è fissata al 3,75% (1/8 del 30%), se ci ravvede entro un anno. Insomma afte attenzione alla vostra Imu e muovetevi in tempo per evitare amare sorprese
 

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