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Bancomat, dal 30 giugno arriva la multa: chi rischia e chi può farla franca

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Si avvicina sempre di più la data in cui chi non accetta pagamenti elettronici tramite il Pos, sarà tenuto a pagare una multa salata: la stretta su esercenti e professionisti scatta dal 30 giugno. Entreranno quindi in vigore le nuove regole per negozianti, artigiani e studi professionali previste dall'ultimo decreto Pnrr, ma vediamo nel dettaglio cosa succederà.

 

 

La sanzione amministrativa prevista dal decreto, ammonterà a 30 euro, aumentata però del 4% del valore della transazione cashless negata al cliente. L'unico modo per evitare d'incorrere in queste sanzioni è essere in grado di dimostrare di aver avuto problemi di natura tecnica con il Pos, come ad esempio l'assenza di internet. Secondo il Codacons ci sarebbero però delle situazioni dove i furbetti riuscirebbero a farla franca. L'associazione dei consumatori ha infatti spiegato: "Negozianti e professionisti potrebbero limitarsi ad accettare anche un unico circuito, una sola tipologia di carta di debito, per esempio il bancomat, e una sola di credito, restringendo così il diritto degli utenti a pagare con Pos".

 

 

Il Codacons ha inoltre sottolineato che una multa da 30 euro rischia di determinare una situazione paradossale per cui la sanzione avrebbe un costo maggiore rispetto al valore della sanzione. Come verranno controllate e contenute quindi tutte queste irregolarità? Al momento, per le categorie obbligate ad avere il Pos, sono state introdotte delle agevolazioni sotto forma di credito d'imposta. Queste ultime, ovviamente, cambiano in base al fatturato del professionista. L'osservatorio sui pagamenti del Politecnico di Milano ha registrato che, nel 2021, i pagamenti digitali hanno raggiunto una somma pari a 327 miliardi di euro, un incremento del 22% rispetto al 2020.  

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