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Benzina, "raggiunto il plateau": ribaltone, cosa accadrà alle pompe

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Il prezzo della benzina scende in picchiata. Dopo un primo rialzo a fine agosto, il prezzo del carburante è tornato a calare. Al momento la benzina si ferma sugli 1,68 euro al litro in media per il self service, con il diesel sugli 1,80 euro al litro. Ma in futuro cosa dobbiamo aspettarci? Secondo Cesare Imbriani, professore di economia politica dell’università Sapienza, e Alessandro Lanza, docente di Energy and environmental policy della Luiss, le prossime settimane non subiremo grandi cambiamenti. 

 

 

Intervistati da Money.it, gli esperti confermano che trend ribassista dovrebbe aver "raggiunto un plateau", una soglia minima sotto la quale - eccetto qualche vile ribasso - non si scenderà di più. Le previsioni sono comunque da prendere con le pinze. Il timore è una nuova escalation sul fronte russo. Con le ultime minacce di Vladimir Putin sull'utilizzo della atomica, tutto potrebbe cambiare.

 

 

Ma non solo, perché un'altra variabile sul prezzo della benzina è quella legata al price cap sul petrolio, approvato dal G7. Sul tema si è aperto un vero e proprio dibattito tra l’Occidente e le nazioni produttrici dell’Opec+. Secondo Imbriani i margini per sostenere il tetto massimo al prezzo del petrolio non mancano. La soluzione potrebbe essere l'aumento della produzione. In questo caso il prezzo della benzina "potrebbe scendere sotto gli 1,6 euro al litro".

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