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Bollette in picchiata, clamorosa sorpresa d'inverno: cosa cambia e quando

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Per una volta tanto, è forse preferibile restare fuori dal coro e non stracciarci le vesti prima del tempo. E' vero, i prossimi mesi - tra caro-energia, inflazione galoppante oltre quota 11%, imprese con l'acqua alla gola e famiglie che non riescono a sbarcare il lunario - saranno pesantissimi e tutto il "made in Italy" rischia di finire in una grande palude ma alcuni segnali fanno intravedere scenari meno neri di quelli che continuiamo a dipingere. E' il caso del Pil che è continuato a crescere nonostante tutto. Così, nel terzo trimestre dell'anno, facendo meglio della media europea, è salito dello 0,5% sui tre mesi precedenti e del 2,6% rispetto allo stesso periodo del 2021: si tratta di dati un po' inaspettati anche se la diga della nostra economia continua a rischiare il crollo.
 

 

BOLLETTE
Ma è anche il caso delle bollette del gas che, come ha rilevato Nomisma Energia, hanno fatto registrare in ottobre rincari molto più contenuti del previsto. Per non parlare delle temperature miti di questa stagione che, anche se ora le previsioni metereologiche sono in peggioramento, hanno reso meno assillante l'allarme sul freddo siberiano in arrivo con tutte le conseguenze del caso. Negli ultimi anni non avevamo mai visto, nel ponte di Ognissanti, tanti turisti affollare le spiagge, e addirittura fare il bagno: un vero e proprio assalto che ha finito per rinviare lo energetico che incombe su tutti noi. Il caldo anomalo che ci ha accompagnato nelle ultime settimane è stato proprio un bel toccasana per le famiglie italiane.
 

 



TROPPI GURU
Ma, a farci rendere meno pessimisti, ci sono anche i provvedimenti che il governo Meloni sta mettendo in cantiere a cominciare dal quarto decreto bollette che proroga alcune misure già varate dal governo guidato da Mario Draghi. Verrebbe quasi da dire che anche stavolta forse ce la potremmo fare a dispetto dei tanti "guru" che continuano a dipingere un autunno-inverno a tinte fosche. A patto, ovviamente, che ci sia pure qualche segnale concreto di disgelo sul fronte della guerra in Ucraina perché il nostro futuro dipenderà sempre più anche dai confini orientali dell'Europa.

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