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UniCredit riporta i dipendenti all'Università

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Michele Zaccardi
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Dopo anni di stagnazione, le imprese hanno ripreso a puntare sulla formazione. A spingerle in questa direzione non c'è solo il piano Industria 4.0 ma anche, e soprattutto, il processo di trasformazione e innovazione che sta investendo il mercato del lavoro da qualche anno a questa parte.
Così, nel 2021 i livelli di partecipazione formativa degli adulti 25-64 anni hanno raggiunto il 9,9%, in linea con la media europea (10,8%).

Certo, siamo ancora quindicesimi nei confronti internazionali e la Commissione Ue ha fissato l'asticella al 15%. Ma, stando ai numeri raccolti dall'ultimo rapporto Inapp, il nostro Paese negli ultimi due anni ha segnato una crescita dell'1,8%, più alta della Germania e in linea con quella della Francia. Ed è proprio sul fronte della formazione aziendale che UniCredit ha deciso di puntare. Con l'obiettivo di aumentare le competenze e sostenere lo sviluppo professionale dei propri dipendenti, il 3 maggio è nata la nuova UniCredit University.

MODELLO IBRIDO - Si tratta di un modello ibrido di formazione che vede l'alternarsi di momenti in presenza, in sette regioni italiane e nella sede principale di Torino, a percorsi da seguire su piattaforme online. Un modello che si fonda su quattro aree tematiche (People, Business, Risk, Training by role) e che consente alle persone di entrare in contatto, di condividere esperienze e scambiarsi conoscenze. L'offerta formativa, personalizzata sulle esigenze del singolo, è tarata sui momenti chiave della vita professionale dal momento dell'ingresso in azienda all'uscita, passando per tutto il tragitto di promozioni e di inserimenti in nuovi ruoli che caratterizzano il percorso lavorativo. «Con la UniCredit University Italy, vogliamo sviluppare e allenare il talento che c'è in ognuno dei colleghi perche la differnza di ognuno faccia la differenza», dice Ilaria Dalla Riva, Head of Administrative Office e Head of People and Culture Italy.

In totale sono 42 le competenze, legate ai 32 ruoli principali da svolgere in azienda, che vengono sviluppate attraverso un nuovo metodo di apprendimento, basato su un approccio personalizzato con valutazioni e certificazioni delle competenze acquisite. I corsi sono erogati su tutto il territorio italiano, non solo nelle grandi città ma anche nei centri più piccoli.

UniCredit University si basa su due pilastri che la formazione lavorativa non può ignorare: l'upskilling e il reskilling. Il primo, che si potrebbe tradurre con "miglioramento" o "aggiornamento", è il processo di adeguamento e arricchimento delle competenze del dipendente, necessario alle trasformazioni a cui i diversi ruoli professionali sono andati incontro negli ultimi anni. Il reskilling, invece, indica la riqualificazione delle competenze, che consente di puntare ai "lavori del futuro" in grado di assicurare buone opportunità di crescita personale, economica e professionale.

Una novità introdotta da Uni Credit University è la possibilità per i lavoratori di usufruire della formazione da casa con l'introduzione di 5 giorni di "smart learning". Per quest' anno i dipendenti che parteciperanno ai 36 corsi di formazione organizzati dall'UniCredit University, in presenza o virtuali, saranno 13mila. Per quanto riguarda invece la formazione relativa alle nuove tecnologie, UniCredit ha lanciato University Digital, un progetto che consente ai dipendenti della banca di migliorare il proprio potenziale in ambito digitale e accelerare il proprio percorso di sviluppo professionale. Il focus non è soltanto sul mondo dei dati, ma anche sul cloud, sulla cyber security e sul design.
Le proposte formative sono state formulate da una serie di esperti in materia e sono calibrate sulla specifica posizione ricoperta in azienda, in modo che ogni dipendente possa trovare il percorso più adatto alle sue esigenze. I offerti sono due: Knowledge Sharing e Development Plan. Al loro interno c'è un'ampia selezione di corsi formativi, come ad esempio Digital Appetizer e Digital Adaptiveness, oltre a una serie di pacchetti personalizzati che tengono conto di competenze, capacità e mansioni del singolo dipendente. In questo modo si punta a rafforzare la capacità di supportare la trasformazione digitale e migliorare i servizi offerti ai clienti.
 

PIATTAFORME ESTERNE - Oltre agli strumenti interni i dipendenti possono accedere anche a piattaforme esterne nel caso in cui la formazione venga erogata da uno dei partner di Unicredit University, come Google, Microsoft o Coursera. Il tutto collocato all'interno di un piano che intende supportare i dipendenti nel processo di transizione verso una modalità di lavoro agile e digitale che sia in grado di adattarsi ai cambiamenti dei prossimi anni. Cambiamenti che richiederanno nuove competenze trasversali da applicare al modo di lavorare, collaborare ed interagire, in aggiunta a quelle tecniche e tecnologiche.

Le risorse, non solo economiche, che UniCredit sta dedicando al cosiddetto capitale umano sono ingenti. Una scelta che si inserisce all'interno della cornice rappresentata dal piano strategico UniCredit Unlocked. Un piano di rilancio che l'istituto ha adottato dopo un periodo di ristrutturazione e ridimensionamento e i cui obiettivi sono centralità del ruolo sociale di UniCredit in Italia, l'importanza delle filiali e dei clienti, la semplificazione dei processi e dell'organizzazione e l'efficienza nei costi a vantaggio di investimenti, in particolare nella trasformazione digitale. 

In collaborazione Unicredit

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