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Gas, ecco quando finirà il salasso: adesso c'è la data della svolta

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Non è iniziato benissimo il 2023 per gli italiani, almeno per quel che riguarda il portafoglio. Le bollette sono sempre più care, nonostante il prezzo del gas sia sceso. Cosa sta succedendo? E soprattutto quando si smetterà di tirare la cinghia? Fabio Savelli sul CorriereEconomia intervistando il presidente dell’autorità Arera, Stefano Besseghini, spiega che la svolta arriverà a febbraio. Le bollette saranno meno salate anche grazie a ciò che è stato fatto prima: sta funzionando il risparmio energetico stabilito dal precedente governo che ha accorciato la stagione dei riscaldamenti di due settimane riducendo di un grado le temperature nelle abitazioni a consumo centralizzato.

 


"Il prezzo è sceso solo a partire dal 17-18 dicembre", spiega Besseghini, "mentre nella prima metà del mese il valore si è tenuto strutturalmente alto attorno ai 135-140 euro a megawattora. Tenendo conto che il prezzo è sceso fino ai 76,3 euro a megawattora di ieri sul mercato europeo di riferimento, il Ttf di Amsteram è presumibile che se i prezzi si dovessero mantenere sui livelli attuali il mese di gennaio farà registrare una diminuzione delle tariffe. L’importante è che stia sotto gli 80 euro a megawattora". Di certo c'è che il caro benzina grava ancora come un macigno nelle tasche degli italiani. Savelli a proposito del taglio delle accise sui carburanti scaduto il 31 dicembre e non prorogato fa notare che "lo sconto, nel 2022, aveva fatto scendere il prezzo alla pompa prima di 30,5 centesimi e poi di 18 centesimi al litro. Il risultato è che la benzina ora vola fino ai 2 euro al litro. L’aumento — unito a quelli dei pedaggi autostradali (+ 2% sulla rete Aspi), delle polizze Rc auto e dei biglietti dei mezzi pubblici nelle grandi città — si farà sentire nelle famiglie italiane.

 

 

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