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Leggere è il miglior investimento per il futuro

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Stefano Sari
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 Dalle parole scritte, dai libri, nasce un mondo straordinario, fatto di esperienze, sentimenti, immagini, lunghi viaggi della mente. Non si può negare che i personaggi che vivono d’inchiostro hanno influenzato le nostre coscienze e sensibilità e sono ben impressi nella nostra memoria al punto di motivarci e spingerci a fare scelte a volte decisive per la nostra vita. La lettura richiede e sviluppa la capacità di esprimersi, che è indissolubilmente legata al parlare e allo scrivere. Pur avendo una biblioteca di oltre 10.000 volumi vi confesso che ho trovato pagine di straordinaria bellezza poetica nella Bibbia, che è una meravigliosa raccolta di opere letterarie. I suoi libri racchiudono forme poetiche, cantici e narrazioni storiche che hanno influenzato milioni di persone e continuano a incidere profondamente dal punto di vista spirituale e morale sull’animo umano. Eppure, secondo l’Istat, gli italiani leggono poco. Ad aver letto almeno un libro nell’ultimo anno è stato il 40,8% della popolazione di 6 anni e più. Il 69,2% dei lettori ha letto solo libri cartacei, il 12,1% solo e-book o libri on line. Sembra che il livello di istruzione sia un elemento determinante per le abitudini di lettura e, sempre secondo i dati Istat, la lettura continua a essere fortemente influenzata dall’ambiente familiare, grazie al quale i figli sono favoriti se i genitori sono abituati a leggere.

In ogni libro vivono molte sfaccettature, con infiniti risvolti del cuore umano, storie avvincenti, in un palcoscenico dove si susseguono vicende e personaggi di ogni genere. La lettura apre le porte dell’intelletto, dell’immaginazione e della riflessione. Senza lasciare la poltrona si può essere trasportati fino alle estremità della terra, conoscere gente interessante, meditare su sublimi poesie, assimilare idee nuove e stimolanti, analizzare avvenimenti di attualità e rivivere la storia. Qualcuno ha osservato che la televisione cattura l’immaginazione senza lasciarle spazio mentre un buon libro fa lavorare la mente lasciandola libera. È scientificamente provato che chi legge libri è più ottimista e meno aggressivo di chi non legge. Se ci pensate, in un certo qual modo siamo “libri viventi”, interpreti delle pagine scritte dalla nostra nascita, dei ricordi e delle emozioni che le hanno riempite di inchiostro. Un vissuto di gioie e sofferenze contrastanti. Siamo un libro scritto, ma non terminato, dove ci sono ancora pagine bianche da riempire che possono dare un significato vero al nostro presente e al nostro futuro. Potremo farcela se saremo capaci di leggere tra le righe del nostro passato per procedere in avanti con coraggio, voltando pagina se necessario. Il filosofo americano Henry David Thoreau ha scritto: «Quanti uomini hanno datato l’inizio d’una nuova era della loro vita dalla lettura di un libro». È un processo complicato di decodificazione che richiede e aiuta a coltivare la pazienza. Allora portate con voi in vacanza un bel libro, potrebbe rivelarsi un ottimo strumento per il vostro futuro.

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