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Bollette, gas ai minimi da 2 anni: gli effetti su bolletta e mercato libero

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Calo in bolletta. A novembre il costo del gas per la famiglia tipo in tutela ha segnato una diminuzione dell'1,3 per cento - ai minimi da due anni - rispetto al mese precedente. A darne notizia è l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente. Arera, attraverso un comunicato, ha precisato che le quotazioni all'ingrosso sul gas sono scese rispetto a quelle registrate a ottobre e il prezzo della sola materia prima gas (CMEM,m), per i clienti con contratti in condizioni di tutela, è pari a 42,53/MWh. Così la variazione pari a -1,3 per cento è determinata interamente dalla diminuzione della spesa per la materia gas naturale.

Rimangono invece invariati gli oneri generali e la tariffa legata alla spesa per il trasporto e la misura. Le buone notizie non finiscono qui. Come anticipato, sui mercati europei il prezzo del gas è a un passo dai 40 euro al megawattora, livello che non toccava dalla fine del gennaio del 2022. E, per di più, nei prossimi mesi il prezzo non è previsto in rialzo. Tutto questo ha una sola conseguenza sul mercato libero, il cui passaggio obbligatorio dovrebbe avvenire nel corso del 2024: è su questi livelli che si dovrebbero orientare gli operatori che stanno cominciando a proporre le loro offerte ai consumatori.

 

 

"Sono fiducioso - commenta il ministro delle Imprese e made in Italy Adolfo Urso - anche l'abbassamento dei prezzi dell'energia è un risultato del governo in sede europea, è stato il governo Meloni a raggiungere l'obiettivo che si riteneva impossibile, stabilire il price cap sul gas". Parlando a margine di una riunione al ministero, Urso non si sottrae alla domanda sul passaggio al mercato libero da lui definita "una decisione dei precedenti governi, noi dove possiamo tentiamo di migliorare il contesto di supporto alle nostre imprese ma quando gli impegni sono presi dobbiamo rispettarli". 

 

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