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Auto, maxi-incentivi: 13.750 euro per acquistarla nel 2024

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Incentivi auto in arrivo. Il mercato delle quattro ruote nel 2024 potrebbe subire una vera e propria rivoluzione grazie a i bonus varati dal governo. Infatti sono previsti incentivi fino a 13.750 euro per acquistare un’auto elettrica nuova se si rottama una macchina vecchia, da Euro 0 fino a Euro 2, e si ha un reddito familiare inferiore a 30 mila euro. Poi il tetto si abbassa  a 11 mila euro se l’Isee è più alto di 30 mila euro.

Un sistema su cui da mesi lavora il ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato da Adolfo Urso. "Supportare le famiglie meno abbienti e che hanno macchine vecchie, ma non hanno le risorse per cambiarle”, afferma il ministro Urso. “Ricerchiamo una sostenibilità sociale oltre, ed è il terzo obiettivo, ad una sostenibilità ambientale che deve privilegiare il prodotto nazionale - dice Urso - cercheremo di favorire l’acquisto di vetture fatte in Italia”. E ancora: "È una sperimentazione se i nuovi bonus invertiranno la tendenza dovremo penderne atto e spostare risorse sui piani di investimenti produttivi”.

E a Sky tg 24 Economia, sempre il ministro Urso ha spiegato qual è l'obiettivo che il governo si è posto per il rilancio del mercato automobilistico nel 2024: "Abbiamo preparato un piano molto innovativo per quanto riguarda gli incentivi alla rottamazione delle auto più inquinanti, ovvero euro zero, euro, 1,2 e 3. Piano che sarà attivato nelle prossime settimane". Il piano, ha spiegato Urso, "ha tre finalità. Rottamare le auto zero 1,2, e tre altamente inquinanti. Chi le sostituirà con un'auto ecologica sarà economicamente incentivato. Secondo obiettivo, sostenibilità sociale perchè queste risorse andranno ai ceti meno abbienti, che sono poi i possessori delle auto più vecchie altamente inquinanti. In campo ci sono risorse per 1 miliardo di euro!. Il terzo punto, ha proseguito, è che "gli incentivi vadano innanzitutto alla produzione nazionale, ben consapevoli che gli incentivi degli anni passati sono andati per oltre l’80% ad auto prodotte all’estero e importate e immatricolate in Italia. Questo non dovrà più accadere". 

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