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Pensioni, aumentano le minime: chi avrà subito l'aumento

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Buone notizie per i pensionati: con l'arrivo del nuovo anno ecco anche alcuni aumenti sugli assegni, già a partire dalle minime, che salgono a 614 euro (50 euro in più), come spiegato dall’Inps in una circolare. Questo importo è fissato dalla rivalutazione eccezionale delle pensioni fino al minimo Inps, salito a 598,61 euro, prevista dalla legge di bilancio 2023. Poi, precisa l’Istituto previdenziale, contestualmente alle operazioni di rivalutazione degli assegni è stato riconosciuto anche un ulteriore incremento del 2,7%. Nella stessa circolare, l’Inps indica pure gli importi aggiornati dalla rivalutazione provvisoria 2024, al tasso Istat del 5,4%: 100% per le pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo (parliamo degli assegni fino a circa 2.270 euro lordi mensili), 85% per quelle tra quattro e cinque volte il minimo (cioè da 2.270 euro a 2.840 euro circa), 53% tra cinque e sei volte il minimo (fino a circa 3.400 euro), 47% tra sei e otto volte il minimo (fino a circa 4.500 euro), 37% tra otto e 10 volte il minimo (fino a circa 5.700 euro), e 22% oltre 10 volte la soglia minima (ovvero da circa 5.700 euro lordi in su).

Inoltre, ci sarà anche il ricalcolo con le nuove aliquote Irpef, dopo l’accorpamento dei primi due scaglioni - deciso della legge di Bilancio - sotto un’unica aliquota, cioè il 23% per tutti i redditi fino a 28mila euro. Ciò si traduce, per quelli compresi tra 15 e 28mila euro, in un risparmio di circa il 2%, rispetto all’anno scorso. Il nuovo modello è diviso, quindi, nei seguenti scaglioni:
-fino a 28 mila euro di reddito, l’aliquota Iperf è del 23%;
-da 28 mila e fino a 50 mila euro di reddito, l’aliquota è del 35%;
-oltre i 50 mila euro di reddito, l’ aliquota è del 43%

 

 

 

Dunque, come spiega il Corriere della Sera, chi ha un reddito da pensione superiore a 15 mila euro ha un risparmio che parte da 20 euro e arriva fino a 260 euro per chi ha un reddito da pensione pari a 28mila euro. Questo risparmio si mantiene anche per le fasce superiori. Sugli assegni di gennaio e febbraio, inoltre, arriveranno anche i conguagli Irpef. Se le trattenute nel corso del 2023 sono state inferiori a quanto dovuto su base annua, la differenza verrà recuperata.

 

 

 

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