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Studenti fuorisede e caro-affitti? Le balle di Cgil, Fatto e Repubblica: ecco le (vere) cifre

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Ricordate l’Udu? L'Unione degli Universitari, in prima fila accanto ai "tendini" e sovvenzionata dalla Cgil, ora torna ad attaccare il governo sul caro-affitti. Fin qui nulla di nuovo, se non fosse che nel sostenere le sue tesi racconti qualcosa che proprio non torna. Nella denuncia che riguarda il "ritardo nell’erogazione del fondo affitti per gli studenti fuorisede", denuncia ripresa anche da Repubblica e Fatto Quotidiano, l’Udu snocciola alcune cifre. Ossia: su 830mila studenti fuorisede, meno del 2 per cento riceverà un contributo, pari a 279 euro annuali, ossia 23€ al mese. Semplicemente falso. A confermarlo gli ultimi dati Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) per cui gli studenti fuori sede sono meno di 450 mila.

Di questi, circa 100 mila accedono al sistema delle borse di studio (dal valore di circa 6.600 euro). Insomma, ci sono altri aiuti a cui gli studenti possono accedere e che l’Udu non menziona. Ancora, l’Unione rivendica di aver presentato "una serie di emendamenti per incrementare il fondo affitti fuorisede a 50 milioni di euro". Così facendo - è il loro ragionamento - il contributo sarebbe più che decuplicato, senza criteri di merito, visto che ora lo stanziamento è di 4 milioni. Peccato però che L’Udu non sia presente in Parlamento e come tale non può esporre emendamenti.

 

 

Finita qui? Niente affatto. Il 40 per cento degli studenti italiani rientra nella no tax area e dunque non paga alcuna tassa universitaria. Così come l'Unione omette di ricordare che col governo Meloni sono state già realizzati 8.500 posti letto, a fronte dei 40mila realizzati negli ultimi 20 anni. Insomma, Repubblica e Fatto hanno diffuso balle.

 

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