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Decreto Casa, rivoluzione per i piccoli aggiustamenti: ecco la bozza, cosa può cambiare

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Le misure introdotte dal dl Casa, che sarà esaminato domani in Consiglio dei ministri, sono "finalizzate a rimuovere quegli ostacoli - ricorrenti nella prassi - che determinano lo stallo delle compravendite a causa di irregolarità formali", si legge nella relazione illustrativa della bozza del decreto, che l’Adnkronos ha potuto visionare. Appare quindi "concreta e attuale la necessità di rimuovere situazioni di incertezza giuridica in merito allo stato di legittimità degli immobili con riferimento alle cosiddette 'lievi difformità' e di garantire il legittimo affidamento dei privati proprietari di immobili rispetto a difformità edilizie a vario titolo tollerate dall’ordinamento, che, tuttavia, non consentono di dimostrare lo stato legittimo dell’immobile", si legge ancora nella relazione, come riporta l'Adnkronos.  

Il primo articolo del decreto casa introduce, tra le altre cose, norme per includere una "nuova fattispecie di intervento di edilizia libera, recependo l’orientamento giurisprudenziale prevalente in materia". Si tratta in particolare "di opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici la cui struttura principale sia costituita da tende, tende da sole, tende da esterno, tende a pergola con telo retrattile anche impermeabile, tende a pergola con elementi di protezione solare mobili o regolabili, e che sia addossata o annessa agli immobili o alle unità immobiliari, anche con strutture fisse necessarie al sostegno e all’estensione dell’opera", è scritto nella relazione illustrativa della bozza del decreto, che l’Adnkronos ha potuto visionare.

La disposizione precisa che "le opere in oggetto non possono determinare la creazione di un organismo edilizio rilevante e, comunque, di uno spazio stabilmente chiuso, con conseguente variazione di volumi e di superfici, devono avere caratteristiche tecnico-costruttive e profilo estetico tali da ridurre al minimo l’impatto visivo e l’ingombro apparente e devono armonizzarsi alle preesistenti linee architettoniche". Inoltre sul mancato rispetto dell’altezza, dei distacchi, della cubatura, della superficie coperta e di ogni altro parametro delle singole unità immobiliari: del 2 per cento delle misure previste dal titolo abilitativo per le unita immobiliari con superficie utile superiore ai 500 metri quadrati; del 3 per cento delle misure previste nel titolo abilitativo per le unita immobiliari con superficie utile compresa tra i 300 e i 500 metri quadrati; del 4 per cento delle misure previste nel titolo abilitativo per le unita immobiliari con superficie utile compresa tra i 100 e i 300 metri quadrati; del 5 per cento delle misure previste nel titolo abilitativo per le unita immobiliari con superficie utile inferiore ai 100 metri quadrati.

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