Mentre su La7, rete di proprietà di Urbano Cairo, si discute teoricamente di un Paese ideale (in salsa progressista) i giornalisti, soprattutto i collaboratori, affrontano condizioni lavorative difficili, con pagamenti scarsi e in ritardo.
Il 20 maggio, come riporta IlTempo, il Comitato di redazione del Corriere della Sera ha pubblicato un comunicato, apparso sia online che su carta, per denunciare i ritardi nei compensi ai collaboratori, sia con contratti co.co.co. che con partita Iva. "Questi lavoratori, essenziali per la produzione del giornale, ricevono spesso compensi minimi, talvolta inferiori a dieci euro lordi per articolo, e subiscono disagi per ritardi non giustificati", è il ragionamento che il Cdr fa nel comunicato.
La7, rivolta contro Urbano Cairo: 3 giorni di sciopero, le ragioni
Sciopero a La7: l’assemblea dei giornalisti dell’emittente ha approvato quasi all’unanimità (un...L’editore Urbano Cairo, presidente di Rcs MediaGroup, ha risposto sottolineando che i collaboratori sono numerosi, richiedendo controlli, e che le tariffe del Corriere sarebbero comunque più alte rispetto ad altri media. Tuttavia, il comunicato sindacale critica l’accentramento decisionale sotto la gestione Cairo, che ha rallentato i processi amministrativi. Alcuni collaboratori attendono ancora i pagamenti di febbraio, scaduti il 30 aprile, senza spiegazioni o previsioni sui tempi di saldo, fa sapere sempre il documento. Inoltre, i compensi di marzo rischiano ulteriori ritardi. Il Cdr considera inaccettabile che, "mentre Cairo riceve dividendi milionari, i lavoratori più vulnerabili affrontino tali difficoltà". Parole pesanti.