La mia intervista all'evento per i 25 anni di Libero Quotidiano con il direttore Mario Sechi https://t.co/fDXieMpNFj
— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) June 12, 2025
Si celebra oggi, al Teatro Lirico di Milano, il 25° anniversario di Libero quotidiano. Per l'occasione il direttore Mario Sechi intervista il fondatore Vittorio Feltri. E in collegamento, in diretta, c'è la premier Giorgia Meloni. "Grazie per essere qui con noi in una settimana densa di appuntamenti, non ci speravo più": dice il direttore Sechi. Con lui, sul palco, Feltri. "Ma non potevo mancare direttore, lei lo sa", risponde la presidente del Consiglio. Che poi, prima di essere intervistata, aggiunge: "Mi consenta di fare gli auguri a lei e a Libero per i vostri primi 25 anni di vita. Voglio anche ribadire il saluto al grande Vittorio Feltri ma anche al direttore editoriale Daniele Capezzone, al condirettore Pietro Senaldi, ai vicedirettori e a tutti i giornalisti che ogni giorno lavorano a un giornale che è diventato un punto di riferimento insostituibile nel panorama dell'informazione italiana. Un saluto e un ringraziamento anche agli editori che si sono presi la responsabilità di mandare avanti questa bella storia. Ricordiamo che la nascita di Libero è stato un grande atto di coraggio di Vittorio, una grande sfida umana e professionale e una scelta che di fatto ha consentito di rendere più plurale un mondo dell'informazione che per molti anni è stato caratterizzato da una marcata egemonia che pretendeva di dettare i contenuti del dibattito politico. Quel mondo, anche grazie al vostro lavoro, è finito e noi dobbiamo ringraziarvi per aver contribuito a dare voce all'Italia libera, controcorrente e anticonformista. Quindi grazie".
Referendum, ora la sinistra tifa per la rivolta dei migranti: "Siamo in guerra civile"
Dopo la sconfitta al referendum, la sinistra italiana si butta sulle proteste che stanno infiammando gli Stati Uniti, a ...Parlando dei referendum promossi dalla sinistra su lavoro e cittadinanza, quindi, Meloni spiega: "Dall'inizio di questa vicenda non ho capito il senso di presentare referendum abrogativi di leggi fatte dalla sinistra e dire che era un test per il governo: invece mi pare che si sia trattato di un referendum sulle opposizioni e il risultato è abbastanza chiaro. Nella maggioranza non cambia niente, noi andiamo avanti con il nostro lavoro". Inoltre aggiunge: "Abbiamo un'opposizione che non solo dichiara vittoria anche senza aver raggiunto il quorum, ma che proclama trionfante che la Meloni è stata sconfitta perché il numero di chi ha votato sì" al referendum dell'8 e 9 giugno "è superiore ai voti che il centrodestra ha raccolto alle politiche, cosa peraltro non vera". Sul quesito sulla cittadinanza, invece, sottolinea che "è stato una sciocchezza: solo chi vive nei salotti eleganti e frequenta club esclusivi" poteva pensarlo, e "denota anche un certo provincialismo" perché molti oramai "vivono più di 5 anni in un paese e poi si trasferiscono altrove, non mi sorprende che anche molti di sinistra abbiano bocciato il quesito, molti più di quanti immaginassi". E ancora: "Continuo a pensare che non serva cambiare la legge, sono molto contenta di essere sulla stessa linea della stragrande maggioranza degli italiani, bisogna avere l'umiltà di tenere conto di quello che pensa la stragrande maggioranza degli italiani".
Anche sul piano economico, la premier parla di una "strategia giusta": "Bisogna consolidare la tendenza economica positiva che stiamo registrando e proseguire nel percorso di riduzione delle tasse". Poi si dice "molto fiera del fatto che oggi l'Italia si presenti al mondo forte e credibile di fronte a un quadro economico e finanziario che ovviamente è molto complesso. Sono fiera del fatto che l'economia italiana abbia dimostrato e stia dimostrando tutta la sua solidità, tutta la sua resilienza". Nel primo trimestre di quest'anno, spiega, "il Pil è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% rispetto al primo trimestre del 24, abbiamo fatto meglio di Francia e Germania. Il livello dello spread si è più che dimezzato rispetto al nostro insediamento. La borsa ha registrato performance record, i titoli pubblici italiani hanno ritrovato il loro appeal. Le agenzie di rating dicono che cresce la fiducia negli investitori".
A due anni dalla scomparsa di Silvio Berlusconi, Meloni lo ricorda dicendo: "Penso sia fiero di noi nel vedere che abbiamo ottenuto quel milione di occupati in due anni e mezzo" che era una delle sue più forti campagne. Mentre sulla nomina di Luigi Sbarra a sottosegretario per il Sud spiega: "Il messaggio che vogliamo dare è continuare a rafforzare l'occupazione nel Mezzogiorno, perché è stata la locomotiva d'Italia".
Un passaggio, poi, sul rapporto col presidente americano Donald Trump: "Penso che sia un leader coraggioso, schietto, determinato, che difende i suoi interessi nazionali. Io mi considero una persona schietta, coraggiosa e determinata, che difende i suoi interessi nazionali. Quindi direi che ci capiamo bene anche quando non siamo d'accordo". E aggiunge: "Anche perché io credo che tra nazioni alleate e amiche come sono Italia e Stati Uniti ci si debba e ci si possa parlare con franchezza. È quello che io ho sempre fatto con tutti, l'ho fatto anche dicendo al presidente Trump, come a qualsiasi altro partner, che l'Italia cerca sempre di perseguire gli interessi comuni, ma sia chiaro che abbiamo come priorità la difesa del nostro interesse nazionale". Poi ribadisce di continuare a credere che "il ruolo dell'Italia debba essere quello di fare la sua parte nel rapporto con gli Stati Uniti per avvicinare sempre di più le due sponde dell'Atlantico, ho spiegato tante volte perché. Sono molto felice del fatto che anche grazie all'azione diplomatica italiana si sia riaperto un dialogo e l'obiettivo deve essere quello di arrivare a un accordo reciprocamente vantaggioso dal punto di vista commerciale, qui parliamo dei famosi dazi, tra Stati Uniti e Unione Europea".
Su Papa Leone XIV, invece, rivela: "Ci ho parlato al telefono, ma dovrei vederlo sicuramente nelle prossime settimane. Quando l'ho visto affacciarsi dal balcone, ho avuto la sensazione di un uomo fermo nella Fede e consapevole della grande missione che gli è stata affidata con un carattere deciso ma pacato. Sono rimasta colpita dai momenti di commozione che ha mostrato al mondo. Penso che ci abbia già regalato qualche bell'insegnamento: ha detto non importa essere perfetti, ma è necessario essere credibili. Penso che sia un insegnamento straordinario, soprattutto per chi come me rappresenta gli altri e ha degli incarichi di responsabilità".