L'Italia 21° al mondo in prosperità nel 2009
Il Global prosperity index boccia il Bel Paese: stangate in sicurezza, governance e libertà personale
Il Legatum Institute caccia l'Italia fuori dalla top 20 in tema di prosperità. Il Global prosperity index, l'indicatore della prosperità mondiale che coniuga crescita economica, benessere sociale e qualità della vita in 104 paesi, infatti, relega il Bel Paese in 21° posizione, alle spalle addirittura di Hong Kong, Spagna e Slovenia. L'indice stila la classifica tenendo in considerazione nove criteri: fondamentali economici, imprenditorialità ed innovazione, educazione, istituzioni democratiche, governance, sanità, sicurezza, libertà personale e capitale sociale. Nel 2009 dominio Scandinavo – Quattro dei Paesi nelle prime cinque posizioni sono proprio quelli del Nord Europa. Nel 2009 comanda la Finlandia (primatista soprattutto nelle libertà personali), seguita da Svizzera, Svezia, Danimarca, Norvegia, Australia, Canada, Olanda, Stati Uniti e Nuova Zelanda. Per gli Stati Uniti un nono posto magari amaro, ma che è frutto soprattutto del loro primo posto nel parametro capacità di innovare. Comunque, a eccezione di Australia, Canada e Usa, i Paesi del G20 sono stati “bocciati”: il Regno Unito è dodicesimo, la Germania è quattordicesima, il Giappone è sedicesimo. Pagella Italia – Tra buoni parametri e bocciature senza possibilità di replica, il Legatum Institute relega lo Stivale al 21° posto. Bene il settore della sanità (11° posto in classifica in questo sotto indice) e, tutto sommato, anche quello dell'educazione (17°). Sotto la media, invece, tutte le altre voci: l'Italia è 23° in istituzioni democratiche, 25° per i fondamentali economici, 26° in imprenditorialità e innovazione, 31° in sicurezza, 35° in governance, al 37° in capitale sociale e addirittura 40° in libertà personale.