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Tremonti: "Il tesoretto non c'è

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Aiuti a famiglie e pensionati"

Albina Perri
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Roma - Il tesoretto non c'è, non c'è mai stato. Era tutta una bufala.  Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nell'audizione parlamentare sul Dpef non ha dubbi: i dati sulle entrate tributarie "fanno escludere l'esistenza di tesoretti". Ascoltato dalle commissioni Bilancio di Camera e Senato, Tremonti fa sapere che “si è rovesciata la tendenza dei conti pubblici", passati dal deficit 2007 di 1,9% al 2,5% rilevato a maggio: una strada tutta in salita. Ma le tasse, assicura il ministro, non aumenteranno, quantomeno non sui redditi popolari. Nonostante venga, dunque, negata l'esistenza di un extragettito,  il Governo cercherà in ogni modo di tutelare i redditi delle famiglie e dei pensionati non appena il Pil darà segni di ripresa. L'esecutivo conta in tempi brevi, forse già in estate, di muoversi in questa direzione. Tremonti ha garantito che “se c'è sviluppo e ricchezza da distribuire questa va distribuita in termini fiscali a favore di redditi da lavoro dipendente, delle pensioni e della famiglia”. Così come le tasse non varierà nemmeno la spesa pubblica che, nonostante le accuse dell'opposizione con il precedente Governo Berlusconi non è aumentata: “Un dato che non viene considerato” commenta Tremonti, “è che la spesa si rapporta al Pil, se questo viene meno il rapporto si deteriora. Se la spesa è fatta da diritti e rigidità c'è qualche difficoltà a ridurla”. “Detto questo” - aggiunge il ministro  tornando alla manovra attuale – “ci sono voci sulle quali è possibile una riduzione. Noi abbiamo agito su queste e credo sarebbero state le stesse su cui avrebbe agito il precedente Governo, ma ben vengano ipotesi alternative, fattibili e compatibili con i vincoli europei”.

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