Crisi, consumi in calo
A gennaio -4,6%
Il nuovo anno si è aperto con un -4,6% nei consumi: un risultato pessimo, "il terzo peggiorrisultato da un anno a questa parte, nonché dodicesima variazionenegativa da gennaio 2008", si legge in una nota della Confcommercio. Che sottolinea inoltre come "il dato dell'ultimo mese risulta peraltro significativamente peggiore rispettoa quanto registrato nello stesso periodo del 2008 (-1,1%)". Ildato di gennaio, prosegue Confcommercio, nasce da una flessioneparticolarmente accentuata della domanda relativa ai beni (-6,4%), acui si è associata, per il terzo mese consecutivo, una riduzione delladomanda per i servizi (-0,3%). Per entrambe le componenti lacontrazione è risultata decisamente più elevata rispetto a quantoregistrato nel 2008. I prezzi al consumo, si legge ancora, "hannoevidenziato una tendenza al rientro", a causa riduzione dei prezzidelle materie prime energetiche e dall'attenuarsi delle pressioni sulcomparto alimentare. Rispetto a dicembre, il rallentamento piùsensibile, in termini di variazioni tendenziali, ha interessato ilsettore degli alimentari, bevande e tabacchi la cui crescita é passatadal 4,6% al 3,6%. Unica nota positiva è data dall'acquisto familiare di vino a denominazione di origine (Doc/Docg): secondo un'analisi della Coldiretti, sulla base dei dati Ismea, gli acquisti sono aumentati nel 2008 del 7 per cento, in netta controtendenza rispetto ai consumi generali.