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Cavaliere, cambi passo. I suoi elettori non capiscono più

Maurizio Belpietro
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Da giorni mi rigiro tra le mani una lettera. È arrivata in redazione la mattina in cui Silvio Berlusconi ha deciso di dare l'altolà a Matteo Renzi sul tema delle riforme, un segnale che viste le successive correzioni di rotta del leader di Forza Italia non fa però perdere attualità alle riflessioni della signora che firma il messaggio arrivato per posta. Di che si tratta? Scrive Rossana Marsano: «Sono un'elettrice di centrodestra, di una famiglia di centrodestra, ma oggi devo comunicare tutto il mio disappunto per la linea politica adottata negli ultimi tempi da Forza Italia». La lettrice non ce l'ha con le divisioni interne e quelle che chiama tempeste congiunturali, si lamenta del fatto che il partito dei moderati si sia ridotto a fare da stampella al governo Renzi. «Vada per le simpatie personali del Cavaliere per il front-man del Pd», spiega Rossana, «resta però il fatto che la politica di quest'ultimo, a parte lo smantellamento iperliberista dell'impianto costituzionale e delle tutele del lavoro, è quanto di più demagogicamente di sinistra si sia mai visto». Di qui la conclusione, che non è per niente tranquillizzante per il partito di Berlusconi: «Al prossimo giro del 25 maggio è impossibile non orientare il voto verso un movimento (pentastellato) che unico realmente fa da diga all'onda dilagante e corrosiva del demagogo Renzi». La lettera si conclude con un'esortazione, a segnalare che la decisione definitiva non è ancora presa: «Forza Italia aggiusti il tiro, renda chiaro al suo elettorato quale politica intende promuovere in Europa, faccia reale opposizione al Pd cannibale, se tiene davvero all'abbraccio dei suoi elettori». Per leggere l'editoriale integrale clicca qui  di Maurizio Belpietro @BelpietroTweet [email protected]

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