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Risparmiateci la mafia olimpica

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Maurizio Belpietro
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C'è una sola cosa giusta che Mario Monti fece nel pur breve periodo in cui svolse la funzione di presidente del Consiglio: nonostante le pressioni del mondo politico, stoppò la candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020. Un Paese in crisi non si potrebbe permettere la spesa, fu la laconica spiegazione a chi gli chiese perché avesse deciso di non firmare la lettera di garanzia valida per la candidatura della Città eterna. Trascorsi appena due anni, Matteo Renzi ha deciso di porre rimedio alla faccenda cancellando anche la cosa giusta. La Capitale dunque sarà candidata a ospitare i giochi olimpici del 2024 e il governo si impegna a finanziare le opere che si dovranno realizzare. Come è noto, la Grecia per ospitare la famosa fiaccola si svenò e molti dei guai che ancora è costretta a patire sono frutto di quegli sprechi e di quelle spese. Certo, Roma non è Atene e il peso dell'investimento avrebbe un diverso impatto sulle nostre finanze, anche se non ci si può dimenticare che siamo il Paese europeo con il debito pubblico più elevato, debito che l'Europa ci chiede di diminuire, non di aumentare. (...) Clicca qui, acquista una copia digitale e leggi l'editoriale di Maurizio Belpietro

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