Vittorio Feltri, se n'è andato l'ultimo mago dell'editoria
Roberto Crespi non è un nome noto al grande pubblico, ciò non toglie che l' uomo fosse grande. Grandissimo. Lo dico con cognizione di causa, avendo con lui lavorato quattro anni al Giornale. Mi dicono che è morto dopo un lungo periodo di sofferenza, e ciò mi dispiace non solo perché ero amico suo, ma perché l' editoria perde un personaggio, per quanto oscuro, capace di guidare con mano sicura una azienda importante. Leggi anche: Leggi l'editoriale completo sulla tua copia digitale