Febbre, tosse, mal di ossa: è l'influenza suina
Oms: pandemia. Ecco la guida del Ministero
Scoppia l'allarme 'suino pazzo' in Messico e negli Stati Uniti. Un nuovo tipo di febbre suina si starebbe trasmettendo infatti da uomo a uomo e potenzialmente potrebbe dar vita ad una pandemia. Il virus che è stato rilevato prima in Messico e poi negli Usa, secondo l'agenzia governativa americana per la salute Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) di Atlanta, è un mix inedito di virus solitamente presenti tra maiali, uccelli e esseri umani. Il Cdc di Atlanta teme che sia "probabilmente troppo tardi" per riuscire a contenere una nuova epidemia di influenza suina. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha fatto sapere che già sabato potrebbe essere convocata una riunione di emergenza. La situazione più allarmante, al momento, riguarda il Messico, dove sono state accertate già venti morti; sono in corso invece accertamenti su altre quaranta vittime. A Città del Messico sono state chiuse scuole e università, biblioteche, musei e teatri e sono stati cancellati tutti gli eventi pubblici. La gente, allarmata, già gira per le strade e nei locali con le mascherine. Il sindaco Marcelo Ebrard ha anche ordinato la sospensione di ogni attività pubblica, in ottemperanza delle raccomandazioni emanate dal ministero della Sanità. I casi di contagio nel Paese centro-americano sono 1.004. L'Oms, l'organizzazione mondiale della Sanità, parla di 70 vittime, anche se non è ancora chiaro se tutti i decessi siano da attribuire allo stesso tipo di virus. Negli Stati Uniti invece al momento i casi confermati sono 8. Decine di allievi di un liceo di New York, nel Queens, si sono sentiti male nelle ultime 48 ore e gli addetti alla sanità del comune hanno ordinato test a tappeto per accertare che non si tratti della febbre suina che ha fatto scattare l'allarme in Messico e di cui sono stati registrati finora otto casi, per fortuna non letali, in California e in Texas. Il liceo St. Francis Prep ha ordinato la sospensione di tutti i doposcuola. "È prematuro per ora gettare l'allarme: potrebbe essere normale influenza di tipo B, che colpisce tardi nella stagione, o qualcosa che non abbiamo mai visto", ha detto il medico scolastico Ross White. I sintomi - Secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità la situazione "è seria". Il virus 'suino' è nuovo, del tipo A H1N1. Un virus che si trasmette da uomo ad uomo, sottolinea l'Oms che sostiene che un virus simile "non è mai stato rilevato finora nei maiali o negli uomini". I sintomi, ha spiegato il Ministro della Salute messicano Josè Angel Cordova sono: febbre oltre i 39 gradi che si presenta all'improvviso, tosse, mal di gola, mal di testa intenso, dolori muscolari e alle articolazioni, irritazione e arrossamento degli occhi, nausea, vomito e dissenteria, oltre a letargia e mancanza di appetito. La fascia di popolazione maggiormente colpita non è quella degli anziani o dei bambini, ma quella dei giovani adulti sani. Le analisi condotte finora sui campioni biologici prelevati dai primi pazienti messicani e statunitensi dimostrano che il virus è composto per l'80% dal virus della febbre suina del Nord-America e per il 20% da una variante eurasiatica individuata per la prima volta in Thailandia. L'analisi genetica condotta dai Centri statunitensi per il controllo delle malattie (Cdc) su campioni prelevati dal primo dei due pazienti californiani mostrano che il virus contiene segmenti di informazione genetica che provengono da altri quattro virus: quello dell'influenza suina del Nord-America, dell'influenza aviaria del Nord America, dell'influenza umana e dell'influenza suina Eurasiatica. L'influenza da suini non si trasmette mangiando carne di maiale o prodotti derivanti da carne suina. È comunque consigliabile cucinare la carne ad almeno 70 gradi. Il vaccino - Gli esperti internazionali sono già al lavoro sul vaccino capace di contrastare il nuovo virus dei suini: "Stiamo analizzando la sequenza nucleotidica e ci stiamo attivando per il vaccino", ha detto il direttore del Centro Novartis Vaccines and Diagnostics di Siena. I primi milioni di dosi potrebbero essere disponibili in meno di sei mesi. Il fatto che il virus dell'influenza suina sia del tipo H1N1 potrebbe far sperare che gli attuali vaccini anti-influenzali possano essere utili, visto che contengono il virus H1N1. Ma, ha rilevato Rappuoli, "è troppo presto per poterlo dire perchè il virus è stato appena isolato e la sua caratterizzazione è in corso. I dati preliminari indicano però che il virus dell'influenza dei suini sarebbe moto distante dal virus del tipo H1N1 contenuto nel vaccino. Soltanto tra qualche giorno avremo una risposta definitiva. L'aspettativa, comunque, è quella di una protezione bassa o nulla". Informazioni ai viaggiatori - Il ministero Welfare ha messo a punto due opuscoli (scaricabili anche dal sito del dicastero), che verranno distribuiti in aeroporti e scali, per informare i passeggeri in partenza e in arrivo dal Messico sui rischi legati all'influenza da suini. Tra le raccomandazioni per chi parte: evitare la visita di mercati o fattorie in cui si può venire a contatto con suini, che potrebbero essere infetti; evitare di portare le mani a contatto con occhi, naso e bocca; lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o detergenti a base di alcool. Indicazioni per chi torna: tenere sotto controllo, nel caso si ritenga di essere stato esposto a contatti con suini e con persone colpite da influenza, lo stato di salute per almeno 10 giorni. "Se durante questo periodo - si legge nel documento - dovesse accusare febbre e sintomi come faringite, tosse secca, mal di testa, dolori muscolari raccomandiamo di consultare un medico e contattare i numeri telefonici che le saranno indicati". Per consultare l'opuscolo: http://www.ministerosalute.it/imgs/C_17_primopianoNuovo_238_documenti_itemDocumenti_0_fileDocumento.ppt#256,1,Diapositiva Italia sotto controllo - La situazione nel nostro Paese è sotto controllo, ha rassicurato il ministro del Welfare, anche se la sorveglianza resta alta. "Il Ministero sta monitorando ora per ora in costante contatto con gli organismi europei e internazionali l'evolversi della situazione in Messico e negli Stati Uniti", fa sapere il Sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio. Da ieri sono state allertate in particiolare la rete di controllo Influnet del Ministero, in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità, e le altre strutture per la sorveglianza del virus sul territorio. Gli Uffici di sanità marittima ed aerea del Ministero sono pronti a fornire informazioni per i viaggiatori diretti e provenienti dai Paesi in cui si sono verificati casi di influenza suina e si sta predisponendo l'attivazione di un numero verde dedicato di supporto per fornire informazioni a tali viaggiatori. Sono stati allertati anche gli assessorati alla sanità delle Regioni e delle Province e autonome, sottolineando l'opportunità di evitare inutili allarmismi. È ancora in fase di valutazione, afferma il ministero, l'opportunità di assumere iniziative relative a controlli alle frontiere. Si segnala, infine, che l'Italia dispone di un preciso Piano concordato con gli altri Stati dell'Unione Europea di preparazione e risposta ad un'eventuale pandemia influenzale e di ampie scorte di farmaci antivirali da utilizzarsi in caso di necessità. "L'Italia non ha importato suini o carne di suino dal Messico", rassicurano dalla Coldiretti; "Occorre evitare inutili allarmismi e adottare subito le misure già sperimentate con successo nel caso dell'influenza aviaria a partire dall'obbligo di indicare della provenienza sulle etichette della carne di maiale al pari di quanto è stato già fatto per quella di pollo e per quella bovina rispettivamente dopo le emergenze aviaria e mucca pazza".