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Follia all'Empire State Building: sparatoria tra la folla, due morti

Un ex impiegato 58enne ha freddato il suo capo con un colpo alla testa, prima di essere ucciso dalle forze dell'ordine

Andrea Facchin
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A New York, alle ore 9 locali (le 15 qui in Italia), tra la 34esima strada ovest e la Fifth Avenue, di fronte all'Empire State Building, si è consumata una sparatoria che ha provocato la morte di due persone e una decina di feriti. L'uomo che ha sparato è Jeffrey Johnson, 58 anni, ex dipendente della Hazan Import, società che ha sede al settimo piano del numero 10 della 33esima strada, a pochi passi dall'Empire, dove lavorava come designer. L'obiettivo era proprio il suo datore di lavoro,  Steven Ercolino, che l'aveva licenziato circa un anno fa. Secondo i testimoni, la dinamica sarebbe stata questa: Johnson ha seguito Ercolino che usciva dall'ufficio, ha urlato qualcosa, ha estratto una pistola calibro 45 da una valigetta 24 ore e lo ha freddato con tre proiettili alla testa davanti al Legend's Bar. Successivamente il killer ha tentato la fuga, cercando di confondersi tra la folla. Alcuni agenti, avvisati da un testimone, gli hanno intimato di fermarsi, ma Johnson ha estratto la pistola nascosta nella sua 24ore ed è stato immediatamente abbattuto. Si pensa che gli otto passanti feriti (due donne e sei uomini) siano stati colpiti proprio dai proiettili sparati dai poliziotti intervenuti sulla scena. Fortunatamente, nessuno è in condizioni critiche.  

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