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Gaza, l'ultimatum di Peres: "Stop ai razzi, o invadiamo la Striscia"

Andrea Tempestini
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 Prosegue l'offensiva israeliana e aumenta il bilancio delle vittime a Gaza dopo una nuova notte di raid  sulla Striscia. Secondo l'agenzia di Hamas Alray, le  persone uccise, dopo 48 ore di bombardamenti, sarebbero almeno 80, oltre 550 i feriti. Prosegue anche il lancio di razzi di Hamas su Israele.  Il presidente israeliano, Shimon Peres, afferma: "L'offensiva di terra potrebbe esserci molto presto. Ma se i razzi da Gaza si fermeranno stanotte, non ci sarà alcuna offensiva di terra". Questa la condizione posta da Tel Aviv per evitare un attacco che non si limiti soltanto alla via aerea. La notizia è stata rilanciata inizialmente dalla Cnn. Mentre la diplomazia è al lavoro,  Israele sta iniziando le operazioni di schieramento di carri armati lungo il confine con la Striscia. La mediazione - L'Egitto è impegnato su più fronti per porre fine ai raid aerei israeliani su Gaza. Secondo quanto riferiscono fonti del governo del Cairo al quotidiano al Ahram, l'Organizzazione per la Conferenza islamica (Oci) terrà sabato prossimo a Gedda, in Arabia Saudita, una riunione del comitato esecutivo per discutere della situazione a Gaza. Intanto il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Chokri, sta discutendo con i suoi omologhi arabi su quale possa essere la via da intraprendere per porre fine all'offensiva militare israeliana.  L'operazione - Nella notte tra martedì e mercoledì sono stati attaccati 160 obiettivi: il totale è salito a 430 in 48 ore, ossia dall'inizio dell'operazione chiamata "Confine Protettivo", la più imponente al 2012. Il bilancio delle vittime, incerto, sale di ora in ora: le stime ufficiali indicano 43 morti, tra i quali 7 minori. Israele, ha affermato il premier Benjamin Netanyahu, fa sapere che "intensificheremo ulteriormente gli attacchi contro Hamas e le organizzazioni del terrore a Gaza". Il premier palestinese, Abu Mazen, ha replicato denunciando l'uccisione di "intere famiglie", e ha usato la parola "genocidio" nei confronti del suo popolo. Tel Aviv ribatte parlando di "omicidi mirati". I missili - Da parte sua, Hamas, non demorde e continua a bersagliare lo stato ebraico con una pioggia di razzi: dalla mezzanotte di mercoledì ne sono stati lanciati almeno 17, dei quali però solo sette hanno raggiunto il territorio israeliano (gli altri sono stati intercettati e distrutti in volo dal sistema di difesa Iron Dome). Cinque dei razzi, che non hanno colpito l'obiettivo, puntavano su Tel Aviv. Altri sono finiti in mare al largo di Haifa, circa 70 km più a nord. Un missile ha raggiunto Hadera, che dista 116 chilometri da Tel Aviv: si tratta dell'attacco in assoluto alla più elevata latitudine settentrionale mai partito da Gaza. Hamas, dunque, è riuscita ad allargare la gittata del suo attacco, superando i 100 chilometri.

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