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Spot pro gay in Israele si ispira ai video dell'Isis: lo sdegno sul web

Francesco Rigoni
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L'intento è scritto a chiare lettere nella didascalia affianco al poster: "Poiché il nuovo Stato Islamico guadagna adesioni in Medio Oriente, noi di Dreck abbiamo deciso di cedere alla sharia e sostenere il testardo Da'esh". Poi il poster: una pubblicità ispirata alle decapitazioni dello Stato islamico. Un uomo in ginocchio nel deserto, con alle sue spalle una persona vestita di nero che gli poggia la mano sulla spalla. In alto a sinistra è visibile la bandiera nera, in basso scritte in sovraimpressione, esattamente come nei video di propaganda del Califfato. La provocazione - Dreck, società che promuove e organizza eventi gay in Israele, ha realizzato un servizio fotografico in stile Isis per pubblicizzare una festa, suscitando lo sdegno dell'opinione pubblica internazionale. Come riportato dal britannico The Independent, in una seconda immagine, che è stata più ampiamente utilizzato da Dreck, un uomo a torso nudo sventola una bandiera nera simbolo dell'estremismo islamico. Lo sdegno del web - Tanti i commenti degli utenti al post pubblicato su Facebook che lo hanno definito "disgustoso", " una satira povera". Amiri Kalman, co -fondatore di Dreck ha commentato: "Rifiutiamo la violenza in qualsiasi forma, inclusi i video destinati a spaventare il mondo. Perciò ci rifiutiamo di partecipare alla diffusione della paura. Questa è satira, è il nostro modo di mostrare il nostro disprezzo per loro e i loro video".

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