Attentato a Gerusalemme, uomo di Hamas uccide una bambina di tre mesi. Sale la tensione con Israele
E' altissima tensione tra israeliani e palestinesi, dopo l'attentato compiuto ieri sera a Gerusalemme, e costato la vita ad una bambina di tre mesi. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ordinato l'invio immediato di rinforzi di polizia a Gerusalemme, mentre Hamas ha emesso un comunicato di compiacimento per l'attentato. Gli Stati Uniti, da parte loro, hanno condannato l'attentato: la portavoce del dipartimento di Stato, Jennifer Psaki, ha espresso "profonde condoglianze alla famiglia della bambina", esortando le parti "a mantenere la calma e ad evitare un'escalation della tensione". L'attacco - L'attentatore è Abdel Rahman a-Shaludi, palestinese legato ad Hamas. Mentre si trovava alla guida di un'auto, si è avvicinato alla fermata di un tram e ha travolto una decina di persone, uccidendo la bimba di tre mesi e ferendo altre due persone. Dopo l'attentato, a-Shaludi è fuggito a piedi, ma un poliziotto gli ha sparato, e il palestinese è morto in ospedale. Il clima di tensione - I contrasti tra Netanyahu e Hamas vertono soprattutto su quanto sta accadendo nella Spianata delle Moschee, nella parte est di Gerusalemme, dove è in corso un'intensa colonizzazione ebraica: i responsabili della polizia ebraica temono che la situazione degeneri, per questo il premier ha ordinato rinforzi di polizia e il ricorso a nuovi sistemi tecnologici di protezione, come il monitoraggio dei tram per prevenire nuovi attacchi. Guarda il video dell'attentato su Liberotv