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I migliori paesi dove vivere nel mondo, dalla Svizzera all'Egitto

Francesco Rigoni
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Qual'è il migliore paese del mondo dove andare a vivere? La risposta a questa domanda è meno scontata di quanto potrebbe sembrare. Regala infatti molte sorprese la classifica stilata da HSBC sulla base di un sondaggio realizzato nel 2014 su 9mila persone emigrate all'estero in oltre 100 paesi tramite questionario online. Vince l'Asia - Per quanto riguarda l'Europa, il vecchio continente si divide in due: Francia, Spagna, Italia e Gran Bretagna scivolano in fondo alla classifica (in compagnia di Usa ed Egitto), la Svizzera arriva prima e la Germania quarta. Nel resto della classifica c'è il dominio asiatico: Singapore e Cina sono al secondo e terzo posto, ma nella top ten si trovano anche Tailandia, Taiwan, India e Hong Kong. I parametri - L'inusuale classifica è data anche dal fatto che per stilarla sono stati presi in esame diversi fattori: economici ma anche relativi a sanità, sicurezza, presenza di scuole di buon livello, prospettive di carriera e capacità di avere un buon tenore di vita complessivo. Senza dimenticare altri fattori non quantificabili, come il fatto di sentirsi integrato alla comunità locale e la facilità (o difficoltà) di stringere amicizia nel nuovo Paese. 1) Svizzera: ad alzare le quotazioni elvetiche sono la possibilità di fare sport e il sentirsi soddisfatto dell'economia locale. La Svizzera però è ultima per quanto riguarda la facilità di fare amicizia. 2) Singapore: tutti gli indicatori sono positivi, tranne il costo dell'educazione per i figli, categoria in cui la Città-Stato è maglia nera. 3) Cina: Il paese asiatico completa il podio. Potrebbe ambire al primo (in testa secondo gli indicatori economici) se non fosse per il bassissimo punteggio ottenuto nell'adattamento al modo di vivere, alla cultura del lavoro, al cibo e pure al meteo. 4) Germania: tedeschi bocciati per la troppa difficoltà nello stringere amicizie, cibo locale non troppo buono ma soprattutto vita sociale insoddisfacente. 5) Bahrein: un unico grosso difetto, la lingua locale troppo difficile da imparare. 6) Nuova Zelanda: anche qui i problemi sono legati alla difficoltà della lingua locale. In più ci sono poche opportunità di viaggiare nel paese. 7) Thailandia: lingua locale estremamente complicata, e condizioni ambientali non entusiasmanti, a dispetto dei paesaggi da cartolina (vedi foto). 8) Taiwan: i bambini non socializzano molto e la qualità della vita giovanile è bassa. 9) India: le difficoltà sono tutte legate ai problemi di adattamento. 10) Hong Kong: bocciati gli alloggi, i negozi locali e il rapporto qualitativo tra vita e lavoro. 11) Canada: primo in classifica per quanto riguarda la "vita sociale". 12) Australia: i servizi per l'infanzia sono insoddisfacenti. 13) Qatar: è difficile integrarsi nella comunità locale, e anche al meteo e al clima. 14) Oman: è complicato fare sport e i cibi locali non sono il massimo. 15) Emirati Arabi Uniti: difficilissimo stringere amicizia con i locali e sentirsi integrati. 16) Vietnam: insoddisfacenti i servizi sanitari e le condizioni ambientali. 17) Russia: poche opportunità di viaggiare e alimentazione scadente. 18) Giappone: gli indicatori economici sono tutti molto bassi. 19) Malesia: nessuna grave bocciatura, ma nessuna grande eccellenza. Eccezion fatta per gli alloggi: punteggio massimo. 20) Belgio: come la Malesia, nella media. 21) Messico: a pesare nel giudizio sono le criticità dei servizi sanitari e la difficoltà di organizzarli. 22) Sudafrica: male nei fattori economici e nel gestire le finanze. 23) Francia: bene per l'educazione dei bambini, sanità e negozi locali, male per tutti i fattori economici. 24) Spagna: nessuna difficoltà per quanto riguarda integrazione e lingua; il problema sono gli stipendi e l'integrazione in ufficio. 25) Irlanda: due problemi, clima e servizi sanitari. Il resto è ok, anche dal punto di vista economico. 26) Turchia: è bassa la qualità dei servizi per i bambini. 27) Paesi Bassi: difficile integrazione sul lavoro, problemi con il cibo e la cultura locale. 28) Arabia Saudita: i problemi sono l'ambiente, la vita sociale e le amicizie tra bambini. 29) Kuwait: pochi divertimenti e poche opportunità di fare sport. Inoltre, negozi insoddisfacenti, clima complicato e difficoltà nel trovare una sistemazione. 30) Usa: nessuna grossa bocciatura, ma punteggi bassi per i servizi per bambini, vita sociale, dieta e il rapporto vita privata/lavoro. 31) Italia: bocciati in economia. Collezioniamo però anche una serie di eccellenze: il Belpèaese primeggia per qualità della dieta e negozi locali. 32) Brasile: servizi sanitari carenti e ambiente lavorativo non dei migliori. 33) Gran Bretagna: pesano le critiche a dieta e alloggi. Nessuna critica, invece, al clima. A dispetto dei luoghi comuni. 34) Egitto: bocciato per quanto riguarda dieta, opportunità di viaggio, ambiente lavorativo, rapporto tra vita privata e lavoro, difficoltà di sentirsi integrato alla comunità e in ufficio, possibilità di fare sport, ambiente. Se la sua «pagella» è una selva di insufficienze ci sono però un paio di ottime buone ragioni per andare a vivere in Egitto: il costo dell'educazione per i figli (particolarmente abbordabile), e i costi (bassi) dei servizi per i bambini.

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