Isis, la mamma che piange il figlio rapito e portato in Siria
Da un anno non vede il figlioletto di tre anni. Lidia, cubana, ha ora riconosciuto ora in alcune foto il suo piccolo Ismail, rapito dal padre Ismar mentre lei era a visitare la famiglia a Cuba. La drammatica storia la racconta il Corriere della Sera, che intervista Lidia sotto la foto di un bimbetto in moto con un uomo barbuto in abiti militari. Quello, secondo Lidia è Ismail. E l'uomo è l'ex marito Ismar. La foto è con ogni probabilità stata scattata in Siria, dove l'uomo è andato a combattere nelle file dell'isis portandosi dietro il figlio di appena due anni. Qualche settimana fa Ismar è stato ucciso in combattimento e del piccolo Ismail non si sa più nulla. La madre, Lidia, è disperata. Al Corriere racconta che il padre dell'ex marito (i due erano separati al momento del rapimento del bambino) era morto in Bosnia, durante la guerra nell'ex Jugoslavia. E il fatto aveva profondamente impressionato Ismar, forse spingendolo in età adulta ada arruolarsi con le milizie islamiche di Al Baghdadi. Per rapire il bimbo ha approfittato di un viaggio a Cuba della ex moglie: "Sento ancora il profumo del mio bimbo - racconta Lidia - sto male ogni volta che rivedo quel sorrisetto, l'abbraccio, il bacio, le parole di saluto. mentre ero a Cuba mio marito, che mi aveva detto di voler portare Ismail dai parenti in Germania o in Bosnia, ha smesso di rispondere alle mie telefonate, poi una zia mi ha chiamato per dirmi che lui aveva portato via il bambino e che erano andati in Siria. Ma ci pensa lei a come può sentirsi una madre davanti a una notizia del genere?". Ora Ismail lo stanno cercando e fonti investigative dicono che le indagini sono sulla strada giusta. "Non può sapere quanto sto pregando perchè sia davvero così" spiega tra le lacrime Lidia.