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Richard Smith: "Il cancro è il miglior modo per morire"

Lucia Esposito
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Non ha dubbi il dottor Richard Smith, ex direttore del British medical Journal: "Il cancro è la migliore morte possibile, basta spendere soldi per curarlo". Una frase forte che ha scatenato molte polemiche e che il dottore argomenta spiegando che la malattia permette a chi la contrae di salutare i propri cari. Nel suo blog, il dottor Smith confronta la morte per tumore con quella improvvisa o  la morte per demenza: “Si può dire addio, riflettere sulla propria vita, lasciare un ultimo messaggio, visitare luoghi speciali per l'ultima volta, ascoltare le canzoni preferite, leggere le poesie più amate e prepararsi a godere l'eterno oblio”. Secondo il medico la morte improvvisa lascia "in sospeso" molte cose: chiarimenti non fatti, parole non dette, etc. Per questo il dottore, che si fa portatore di una tesi così forte,  consiglia tutti di stare lontano dagli oncologi "troppo ambiziosi" e di smetterla "di sprecare miliardi cercando di curare il cancro, per poi lasciarci morire di una morte potenzialmente molto più orribile". La critica- Il professor Jonathan Waxman, un oncologo leader presso l'Imperial College di Londra specializzata nel cancro alla prostata, è durissimo  contro Smith: "Non posso essere d'accordo sullo spreco di soldi per la ricerca sul cancro", dice Waxman. "Significherebbe dire che non valeva la pena di fare un investimento che ha portato ad un massiccio miglioramento dei tassi di sopravvivenza. Le morti per cancro al seno sono scesi da 17.500 a 11.700 in 25 anni - questo è un risultato favoloso".

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