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Andreas Lubitz era a rischio suicidio

Valeria Pacileo
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Andreas Lubitz, il 27enne copilota per la Germanwings che ha causato con lo schianto dell'airbus A320 la morte di 149 persone, era stato classificato come a rischio suicidio. Questo prima di iniziare la carriera di pilota. Lo ha reso noto  la procura di Düsseldorf, spiegando che per questo motivo "era in terapia". "Il trattamento psicoterapeutico era stato comunque concluso prima dell'inizio del percorso che lo ha portato alla licenza di volo professionale", hanno specificato. Dagli ultimi documenti relativi alle visite mediche non è emerso "né un istinto suicida, né il fatto che potesse essere un pericolo per gli altri". Al momento non è ancora stato trovato nessun elemento che potrebbe indicare il movente della strage.  Il giallo Lufthansa - Non è ancora chiara la responsabilità della Lufthansa per quanto riguarda la concessione  del permesso di volo ad Andreas Lubitz, i cura per depressione. La compagnia si difende spiegando che ha tre Aeromedical center e 20 medici specializzati, ma anche se un pilota si rivolge a uno di questi centri, non ha accesso agli atti medici: è a conoscenza soltanto dell'idoneità o meno a volare. Nel caso di Andreas i controlli sono stati nel centro aeromedico della Deutsche Lufthansa di Francoforte nel 2009, e il centro aeromedico della Deutsche Lufthansa di Monaco nel 2014 per il rilascio del certificato di idoneità attuale. Stando a questa versione la Lufthansa non avrebbe responsabilità riguardo il tragico incidente. In più i certificati medici trovati in casa di Lubitz, tra i quali anche quello che lo prevedeva in cura il giorno della strage, e trovato strappato, non sarebbero  mai stati mostrati alla compagnia.   

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