Isis, scoperta la scuola di addestramento: le selezioni e il kit dello jhadista
Il centro di reclutamento dei jihadisti dello Stato Islamico esiste davvero. L'hanno trovata i servizi segreti occidentali e prende il nome di "Servizio 11". È una vera e propria scuola di addestramento per aspiranti terroristi che seleziona, addestra e a volte boccia i propri allievi. Peccato che gli studenti qui non studino le materie umanistiche bensì le tecniche di comunicazione criptate, l'uso delle armi, la fabbricazione delle bombe a mano, la pianificazione degli attentati e le strategie di attacco. E tutte queste istruzioni pratiche verrebbero consegnate ai discepoli comodamente con una chiavetta USB, esattamente come si fa nelle moderne università. Ma non c'è solo teoria nelle scuole del terrore perché ovviamente per l'Isis conta soprattutto il risultato finale. E così una volta ripuliti da ogni sospetto e dotati delle nozioni basi, vengono messi alla prova. Alle nuove reclute, controllate per bene a distanza, viene ordinato di andare in un determinato posto a raccattare munizioni e giubetti anti proiettili. I migliori profili per la scuola segreta - Questa diabolica accademia è stata svelata da un'inchiesta condotta da Didier François, giornalista a Europe 1, che fu per dieci mesi, tra il giugno 2013 e l' aprile 2014, ostaggio dell' Isis con il britannico James Foley, decapitato il 19 agosto 2014. Il centro nevralgico della perfetta macchina da guerra si troverebbe in Siria, al confine con la Turchia. È qui che i giovanissimi provenienti soprattutto da Francia, Gran Bretagna, Belgio, Grecia, a volte Libano, vengono sottoposti ad una prima selezione. Non tutti i candidati rispettano i requisiti necessari per far parte del "Servizio 11", che grazie ad un attento esame effettuato da una sorta di polizia interna, trattiene solo i profili più adatti a sacrificarsi per la legge islamica. I fortunati, se così volgiamo chiamarli, possono passare dalle due alle tre settimane a carpire tutti i segreti e tutte le nozioni dei celebri insegnanti. Tra i massimi luminari del terrore c'è anche Mohamed Mwazi alias Jihadi John, il terrorista britannico apparentemente scomparso nel nulla, che ha decapitato Foley, gli americani Steven Sotloff e David Haines e i due ostaggi giapponesi Kenji Goto e Haruna Yukawa. La Francia trema - Nonostante queste importantissime rivelazioni,i servizi occidentali continuano la caccia ai terroristi brancolando nella penombra tra mille difficoltà. Solo pochi giorni fa il ministro dell' Interno Cazeneuve, dopo il tentato attacco sul Thalys Amsterdam-Parigi, ha dichiarato: "Ogni giorno sventiamo attentati". E secondo un' informazione del settimanale Canard Enchainé, i servizi non escludono che da qualche parte i jihadisti stiano preparando "un 11 settembre in Francia". Per questo motivo lo stato francese ha stanziato 736 milioni di euro in più nella lotta al terrorismo.