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"Putin, sei ridicolo". La Turchia provoca: altra accusa infamante

Andrea Tempestini
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L'escalation guerrigliera tra Turchia e Russia, ora, si arricchisce delle (pericolose) parole del ministro degli Esteri di Ankara, mister Mevlut Cavusoglu. Intervistato dal Corriere della Sera, punta il dito contro Vladimir Putin e Mosca, senza risparmiare la accuse più dure. Una, su tutte: "Purtroppo - afferma - la Russia non è in Siria per lottare contro i terroristi. I numeri parlano da sè: l'8% delle operazioni aeree russe è contro l'Isis, mentre il 92% è contro i turcomanni e le opposizioni di Assad". Putin, secondo la Turchia, starebbe dunque combattendo esclusivamente per difendere Assad, e non per piegare i tagliagole islamici. Parole, come detto, pesanti, alle quali il ministro ne aggiunge altre che potrebbero innescare una nuova reazione russa. Si torna al 24 novembre, all'abbattimento del jet di Mosca: "Voglio precisare - spiega Cavusoglu - che non è stato l'unico sconfinamento, i russi erano già stati avvertiti diverse volte e noi non saremmo mai voluti arrivare a questo. Nonostante la ragione sia dalla nostra parte, abbiamo continuato a perseguire la via del dialogo e questo nonostante Mosca abbia fatto accuse poco gradevoli nei confronti del nostro presidente e della sua famiglia. La Russia si è messa in una posizione ridicola e non le ha creduto nessuno".

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