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Un kamikaze in Italia. Perché siamo in pericolo: chi era e che cosa ha fatto

Andrea Tempestini
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La jihad è in Italia. O quantomeno ci è passata. Un buon motivo per avere parecchia paura: Khalid El Bakraoui, attentatore suicida che si è fatto esplodere all'interno della stazione della metrò di Maelbeek a Bruxelles, secondo quanto riferisce SkyTg24 sarebbe transitato in Italia nell'estate del 2015. Il terrorista, secondo l'emittente satellitare, era diretto in Grecia. Le informazioni arrivano dagli uomini dell'Antiterrorismo, che hanno ricostruito i suoi spostamenti: il 23 luglio 2015, alle 8.25, El Bakraoui era atterrato all'aeroporto di Treviso con un volo Ryanair proveniente proprio da Bruxelles (il biglietto era stato acquistato con la carta di credito di un altro uomo). Al check-in a Bruxelles, il kamikaze, si era registrato con un documento d'identità belga. Il giorno successivo, il 24 luglio 2015, il nominativo di Khalid è stato invece registrato su un volo Volotea partito dall'aeroporto Marco Polo di Venezia. Dunque, la notte tra il 23 ed il 24 luglio, il terrorista l'avrebbe trascorsa presso l'hotel Courtyard by Marriott Venice Airport, a Venezia. Per SkyTg24, a fine luglio 2015, El Bakraoui passava dall'Italia per andare in Grecia, mentre l'1 agosto 2015, pochi giorni dopo, Salah Abdeslam era stato avvistato nel porto di Bari, diretto a Patrasso. Sempre in Grecia, infine, all'interno di un appartamento abitato da Abaaoud, è stata trovata la mappa dell'aeroporto di Bruxelles.

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